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Il bollettino
11 Giugno 2025 - 12:42
Settimana di caldo sull'Italia. In particolare giovedì è previsto bollino arancione, allerta di livello 2 che indica "condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute", per Roma e altre 5 città: Bolzano, Campobasso, Frosinone, Perugia e Rieti.
Mentre saranno da bollino giallo, livello 1 di pre-allerta, 12 città: Ancona, Bologna, Brescia, Firenze, Latina, Messina, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Torino, Verona e Viterbo. È la fotografia che scatta il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute, che comunica i possibili effetti sulla salute con report giornalieri per 27 città, con previsioni a 24, 48 e 72 ore.
Nuovo record a maggio 2025: è il secondo più caldo della storia
Il mese scorso è stato il secondo maggio più caldo a livello globale, con una temperatura media di 15,79°C, 0,53 °C in più rispetto alla media di maggio del periodo 1991-2020. Lo rende noto il Copernicus Climate Change Service (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con finanziamenti dell'Ue.
Maggio 2025 è stato di 0,12 °C più freddo rispetto al maggio record del 2024 e di 0,06 °C più caldo rispetto al terzo maggio più caldo del 2020. Inoltre, ha registrato temperature di 1,40°C superiori alla media stimata del periodo 1850-1900, utilizzata per definire il livello preindustriale, interrompendo un periodo prolungato di 21 mesi (su 22) con una temperatura media globale superiore di oltre 1,5 °C rispetto al livello preindustriale. Il periodo di 12 mesi - da giugno 2024 a maggio 2025 - è stato di 0,69°C superiore alla media 1991-2020 e di 1,57°C superiore al livello preindustriale.
In Europa, la temperatura media a maggio 2025 è stata di 12,98 °C, 0,29 °C al di sotto della media di maggio del periodo 1991-2020.
La temperatura media globale per la primavera boreale 2025 (da marzo a maggio) è stata la seconda più alta mai registrata, con 0,59°C in più rispetto alla media del periodo 1991-2020, e più fredda solo della primavera boreale del 2024.
La primavera europea del 2025, in particolare, ha visto un contrasto tra condizioni prevalentemente più secche della media in gran parte del nord e dell'ovest e condizioni più umide della media nel sud e nella Russia nordoccidentale. Alcune parti dell'Europa nordoccidentale hanno registrato i livelli di precipitazioni e umidità del suolo più bassi almeno dal 1979. La persistente siccità ha portato alla più bassa portata fluviale primaverile in Europa dall'inizio delle rilevazioni nel 1992.
Secondo Carlo Buontempo, direttore del C3S presso l'Ecmwf, «maggio 2025 interrompe una sequenza senza precedenti di mesi con temperature superiori a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali. Sebbene questo possa offrire una breve tregua per il Pianeta, prevediamo che la soglia di 1,5°C verrà nuovamente superata nel prossimo futuro a causa del continuo riscaldamento del sistema climatico».
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