
«I pronto soccorso al collasso»
Campania, l’allarme dei dirigenti internisti: il 70% sono codici bianchi. Covid, 5mila casi. De Luca: «A ottobre le mascherine torneranno nei luoghi affollati»
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Sab 23 Settembre 2023 09:16
NAPOLI. «I Pronto soccorso sono ormai al collasso». Non usa giri di parole Ada Maffettone. Durante il congresso regionale della federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti della Campania, la past president spiega che «i numeri della popolazione anziana sono sempre in aumento con ripercussioni evidenti sugli accessi. Il 70% di questi sono codici bianchi».
NUOVO MODELLO ASSISTENZIALE. Insomma, si ripropone la vecchia questione delle persone che in Pronto soccorso non dovrebbero arrivare. Di qui la necessità per la medicina interna ospedaliera «di svolgere un ruolo importane. Dobbiamo diventare il trait d’union tra i Pronto soccorso e la medicina territoriale. È arrivato il momento aggiunge Maffettone di pensare a un nuovo modello assistenziale, che sappia integrare il ruolo delle strutture ospedaliere con quelle della medicina territoriale».
L’INCOGNITA DEL COVID. Anche perché con una situazione dei Pronto soccorso così, se arrivasse una nuova ondata di Covid le cose rischierebbero di mettersi male. In ogni caso nessun allarmismo, perché i dati che arrivano dagli ospedali restano rassicuranti. Tuttavia, il numero dei contagi Covid è in aumento, e la Campania con poco più di 5mila nuovi casi nell’ultima settimana non può farsi trovare impreparata. Dunque prudenza e pronti a intervenire. È questo il messaggio che arriva da Vincenzo De Luca. Il governatore annuncia che probabilmente bisognerà tornare a qualche forma di protezione, indossando ad esempio la mascherina nei luoghi affollati.
VALUTARE I DATI CON LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE. Non subito però: «Credo che tra fine settembre e inizio ottobre avremo primi dati preoccupanti», spiega De Luca spiegando che sul Covid «il dato di contagi è in crescita ed è da valutare con attenzione nei prossimi giorni con le scuole riaperte». NON DRAMMATIZZARE NÉ SOTTOVALUTARE. In ogni caso la questione Covid «non va drammatizzata ma non va sottovautata. E da fine settembre dovremo usare più mascherine nei luoghi di affollamento, avremo anche misure nelle scuole man mano che giungeranno dati aggiornati sulla diffusione».
LA PROSSIMA SETTIMANA I NUOVI VACCINI. Nel frattempo bisogna stare pronti a far partire la campagna vaccinale con il nuovo siero aggiornato dall’1 ottobre. Il presidente della Campania spiega che i vaccini nuovi «arrivano la prossima settimana, prepariamoci a vaccinarci a cominciare dagli anziani». «Dal 14 al 20 settembre aggiunge De Luca nel corso della sua tradizionale diretta social aumentano i casi Covid ma non ci sono ricadute pesanti sui reparti ospedalieri».
INDICAZIONI ALLE ASL. De Luca spiega che «ora stiamo dando indicazioni alle Asl e alle aziende sanitarie che predispongano il piano vaccinazioni, cominciando dagli anziani delle case di accoglienza e per tutti i pazienti fragili ultra 70enni». Sono i soggetti a rischio.
MIGRANTI, NESSUNA CHIUSURA DALLA CAMPANIA AI CPR. De Luca torna poi a ribadire la sua posizione sul tema dell’emergenza migranti, spiegando che la Regione «non ha assunto una posizione di chiusura su questo tema. Noi siamo stati contattati dalla Prefettura di Napoli in relazione all’ipotesi di realizzare un centro accoglienza in ogni regione. Abbiamo detto semplicemente che vogliamo capire bene di che cosa si tratta. Nessuno ci ha spiegato che cosa significa».
«NIENTE LAVORI SU STRADE CAMPANIA». Infine. nuovo attacco al ministro del Sud, Raffaele Fitto sui Fondi sviluppo e coesione «che sono ancora bloccati dal Governo nazionale: abbiamo stanziato un budget di 500 milioni per le strade della Campania. Lo ricordo perché con il blocco dei fondi Fsc, anche quegli investimenti sono bloccati e i sindaci che aspettano lo sappiano».
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