NAPOLI. «Non ho commesso questo delitto». È quello che ha ribadito, al processo in Corte di Assise di Appello a Napoli per l’omicidio del sindaco di Cervino, Giovanni Piscitelli, Pietro Esposito Acanfora, ingegnere e responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Cervino, già assolto in primo grado, indagato a piede libero, si continua a dichiarare estraneo ai fatti. Ha risposto a tutte le domande della Corte e del Procuratore generale. Il 28 febbraio del 2008 il primo cittadino Piscitelli fu ritrovato morto a Cervino a qualche metro di distanza dalla sua vettura data alle fiamme. Era riuscito a scendere dal veicolo per cercare di mettersi in salvo, ma le ustioni non gli diedero scampo. A fine novembre è stata fissata la sentenza. Esposito Acanfora è difeso dagli avvocati Carlo De Stavola e Rocco Trombetti. Sia i familiari della vittima che il Comune di Cervino si sono costituiti parte civile.