Il governatore: «Squadrismo e delinquenza politica». Iannone e Ciriello: «Ormai è un disperato»Ultimi giorni di campagna elettorale infuocati. Il governatore campano Vincenzo De Luca, in un post sui social, attacca Fratelli d’Italia. «La Meloni rivendica il suo carattere democratico e la lontananza dal fascismo. Togliamo di mezzo le ideologie. Ma segnaliamo alla Meloni lo squadrismo messo in atto dal suo partito in alcuni territori, con vergognose campagne piene di falsità. A cominciare dalla sanità. Questa, nei paesi civili, si chiama delinquenza politica» accusa il numero uno di Palazzo Santa Lucia. La replica dal fronte di Fratelli d’Italia non tarda ad arrivare. «La violenza di De Luca non conosce pari e si permette anche di tacciare di squadrismo gli altri? È disperato perché è a rischio anche la posizione del figlio che pensava di blindare a danno degli altri candidati del Pd mandati al massacro. Minacciano querele, attaccano con inaudita violenza politica sui territori ma vedono che non ci intimidiscono. Di civiltà politica possiamo dargli lezioni ma siamo abituati anche a non impressionarci e a rispondere, sempre con la verità» dice il commissario regionale Antonio Iannone. «Tra qualche giorno De Luca e i suoi troveranno la loro verità, quella del giudizio dei cittadini. Il suo giretto con Letta è stato un avanspettacolo per pochi intimi, roba da piazzisti che vanno promettendo le assunzioni che non hanno fatto in questi anni, pur amministrando e governando tutto, pur avendo gestito quella filiera istituzionale di cui i cittadini hanno visto solo il fallimento. L’avviso di sfratto è partito, a lunedì 26 settembre per la notifica» sottolinea il senatore. Ad attaccare è anche il parlamentare Edmondo Cirielli: «Ormai De Luca vive in un mondo tutto suo, fatto di comunicati stampa e di slogan televisivi. Il tutto scollegato dalla triste realtà, testimoniata non dagli avversari politici ma dai cittàdini vittime delle malasanità. Reali sono solo i suoi scherani politici, che si aggirano negli ospedali e in altre strutture della sanità pubblica e privata promettendo o minacciando . È evidente che ha perso il polso della situazione».