Nel Palazzo di Giustizia della città di Benevento si è concluso il processo a carico di un imputato eccellente: Giuseppe Catenacci (nella foto a sinistra).

Per moltissimi anni  ha rivestito la funzione di capo di gabinetto alla presidenza della Regione Campania, per ricoprire la delicata funzione di Commissario straordinario di Governo.

Per decenni Catenacci  è balzato agli onori della cronaca, deponendo quale qualificato teste  in processi di rilevanza nazionale, tra gli altri quelli a carico di Romiti e Bassolino per la vicenda degli impianti di produzione per lo smaltimento dei rifiuti.

Negli ultimi anni della sua  prestigiosa  attività dirigenziale, allorquando ha svolto la funzione di commissario  per la gestione liquidatoria del consorzio di bonifica della Valle Telesina, ha assunto la qualità di imputato in quanto la Procura della Repubblica di Benevento ipotizzò che Catenacci avesse omesso, nella qualità, di versare le ritenute previdenziali ed assistenziali operate sulle retribuzioni dei dipendenti relativamente all’anno 2015.

In giudizio innanzi al Tribunale di Benevento, l’affermato dirigente ha ritenuto di affidare la sua difesa agli avvocati Giusida Sanseverino del Foro di Benevento e Dario Vannetiello (nella foto a destra) del Foro di Napoli, i quali, grazie ad una certosina attività difensiva, hanno efficacemente convinto l’Autorità Giudiziaria in ordine alla innocenza dell’autorevole accusato.

Infatti, oggi il Tribunale di Benevento, nella persona del Giudice Monocratico, dottor Pezza, all’esito della istruttoria dibattimentale, escussi in aula i testi della difesa, ha assolto Catenacci ritenendo che il fatto non sussiste.

La decisione assolutoria chiude il cerchio sulla annosa vicenda giudiziaria che ha avuto inizio nel 2015, ridando serenità a Catenacci, grande personalità e indimenticabile protagonista della scena politica campana ed italiana.