La Campania potrebbe passare nella zona arancione a stretto giro. Nel corso delle due ultime settimane infatti il contagio da Coronavirus ha rallentato la sua corsa con un miglioramento di molti dei 21 indicatori. In virtù di ciò potrebbe scattare il passaggio in zona arancione.

Campania in zona arancione, la possibilità
Da quando è scattata la zona rossa in Campania, si è registrato un rallentamento dell’epidemia. Si è passati da una media di 3900 contagi al giorno ai 3470. Un ulteriore calo è stato registrato negli ultimi cinque giorni. Importante, soprattutto, l’ascesa del valore Rt, relativo all’indice di contagiosità.

L’indice Rt in Campania
Anche l’indice Rt è in progressivo, costante, sensibile ribasso. Si è passati dal valore dell’1,62 dell’8 novembre all’1,11 del 15 novembre. Sotto il valore 1 il profilo di crescita dei casi tende realmente ad appiattirsi e in effetti ciò è accaduto per la prima volta domenica scorsa, 22 novembre, quando si è toccato il valore 0,99.

 

Spostamenti

Il cambiamento più grande, se la regione dovesse ‘diventare arancione’, consiste nel venire meno del divieto di spostamento all’interno del proprio comune. In zona arancione è possibile spostarsi liberamente e senza autocertificazione sempre nei confini del comune dove si vive e rispettando il coprifuoco, che per le zone arancioni rimane valido dalle 22 alle 5.

Anche nelle zone arancioni è invece vietato spostarsi al di fuori del proprio comune e della propria regione salvo che per comprovate necessità e motivi di lavoro, studio e salute. Rimane consentito, analogamente a quanto accade nelle rosse, andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti senza limiti di orario. Così come è consentito uscire per “raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti”. Tutti questi spostamenti – si legge nelle Faq del Ministero – dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario”. È consentito anche se “fortemente sconsigliato” anche spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni.

 

Negozi, ristoranti e centri commerciali

Rimangono invece chiusi al pubblico, anche nel caso di passaggio a zona arancione, bar pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie (ad esclusione delle mense e del catering) che possono continuare a effettuare esclusivamente servizi d’asporto (fino alle 22) e a domicilio. Permane, di conseguenza, anche il divieto di consumare cibo e bevande nella adiacenze dei locali. A poter aprire in area arancione sono invece i negozi di tutti i tipi (non più soltanto quelli alimentari), compresi quelli di estetica e i centri commerciali (che però rimangono chiusi nei giorni festivi e prefestivi).