
Caro spesa, affondano i consumi
Confcommercio: a marzo Pil -0,3%. Per l’Ocse recupereremo a +0,6%: «Ma economia fragile». Allarme dei commercianti: l’aumento dei prezzi frena le vendite di alimentari (-4%)
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Sab 18 Marzo 2023 08:52
NAPOLI. I consumi alimentari subiscono un nuovo calo: -3,9%. Sono il comparto che ha perso di più in termine di vendite. Il tutto in un quadro che vede le stime sul Pil di marzo virare in negativo dello 0,3%. Il giorno dopo l’allarme sui prezzi degli alimentari e gli effetti dell’inflazione sugli affitti a Napoli, a confermare le preoccupazioni è la Confcommercio. Nella congiuntura dell’associazione dei commercianti di marzo, si evidenzia come l’inflazione che sta colpendo il carrello della spesa senza mollare la presa nonostante il calo dei costi emergetici stia pesando sulla scelta dei consumi delle famiglie.
Dopo il moderato recupero di gennaio, favorito dal confronto con un mese in cui lo scorso anno si registrò la peggiore ondata di Covid in termini di contagi, a febbraio i consumi, misurati dall’Indicatore Confcommercio, avrebbero registrato una contenuta riduzione rispetto a ebbraio 2022 (-0,1%). Ma con enormi differenze tra i vari comparti, che confermano l’allarme sul carrello della spesa: si spende sempre di più per comprare sempre minori quantità di cibo. È l’effetto del caro prezzi.
Confcommercio conferma un andamento positivo dei servizi (+3,7%), ma anche un’ulteriore riduzione della domanda di beni (-1,4%). All’interno di quest'ultimo aggregato si confermano in flessione sia i consumi alimentari (-3,9% tendenziale), sia quelli per l’energia elettrica, segmenti per i quali l’accelerazione dei prezzi ha comportato atteggiamenti molto prudenti da parte delle famiglie.
«PIL -0,3% RECESSIONE TECNICA». In questo quadro il primo trimestre del 2023 «si configura come un periodo di rallentamento dell’attività economica. Anche nel mese di marzo, il Pil è atteso ridursi dello 0,3% rispetto al mese precedente mentre su base annua si registrerebbe una flessione dello 0,2%», afferma Confcommercio. Nel complesso il primo trimestre del 2023 si chiuderebbe con una contrazione dello 0,3% congiunturale, confermando la «recessione tecnica».
L’OCSE :ECONOMIA FRAGILE. Le prospettive migliorano ma l’economia rimane fragile, conferma l’Ocse nel suo Economic Outlook di marzo, dove rivede al rialzo le previsioni: il Pil dell’Italia dovrebbe però migliorare nel corso dell’anno per attestarsi al +0,6% nel 2023, rispetto al +0,2% stimato a novembre. Per il 2024 è atteso un +1%, in linea con quanto riferito in precedenza.
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