Coronavirus in Campania, De Luca: «Piano da 500 milioni per poveri e aziende»
di Redazione
Ven 03 Aprile 2020 15:23
NAPOLI. «Domani mattina presenteremo un piano economico-sociale della Regione Campania imponente per almeno 500 milioni di euro». Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in diretta streaming su Facebook per fare il punto sulla situazione sull'emergenza Covid-19. «Il piano prevede interventi a favore delle politiche sociali, delle fasce deboli, interventi nelle aree dove ci sono insediamenti di immigrati, interventi a favore delle aziende del turismo, commerciali, artigianali, liberi professionisti, aziende agricole della pesca, contributi alloggiativi e credito a tasso zero per le imprese. Cercheremo - aggiunge De Luca - di non entrare in sovrapposizione con gli interventi degli enti nazionali e comunali. Faremo un grande sforzo di semplificazione burocratica, con procedure rapide e dirette, il più possibile».
IN CAMPANIA SITUAZIONE DI ASSOLUTA TRANQUILLITA. «Nel complesso il dato campano si mantiene assolutamente in linea con le previsioni dell'algoritmo, siamo in una situazione di assoluta tranquillità». «Se non avessimo avuto le due zone rosse in quarantena, quella del Vallo di Diano e quella di Ariano Irpino, oltre che alcuni risultati particolarmente pesanti nelle residenze per anziani soprattutto private - ha aggiunto De Luca - saremmo oggi molto al di sotto di questi dati. Ma nonostante questo siamo in media con le previsioni che ci dava il nostro algoritmo e siamo quindi in una situazione di assoluta tranquillità, Stiamo governando sulla base di numeri che conoscevamo già una settimana fa». «Abbiamo 2677 pazienti. Non sono cresciuti i ricoveri in terapia intensiva». «È molto probabile - aggiunge - che il virus in questi 40 giorni abbia perduto una parte della sua aggressività ma sono cose che valuteranno bene gli esperti».
CONTAGI TRA I GIOVANI PER RIENTRO DAL NORD. «Abbiamo visto che l'epidemia sta rallentando al Nord, non rallenta il numero dei morti ma è positivo non ci sia un incremento esponenziale dei contagiati. Crescono invece i contagi al Sud, come era prevedibile. In Campania abbiamo registrato un elemento specifico, una presenza tra i contagiati di soggetti più giovani rispetto alla media nazionale. Credo che sia in parte un dato dovuto all'ondata di rientri dal Nord due settimane fa».
RAPPORTO STATO REGIONI. «In questi giorni ho visto crescere un dibattito lunare sui rapporti tra Stato e Regioni. Non è il momento delle polemiche. Dico solo che senza l'impegno delle Regioni, l'Italia oggi sarebbe sprofondata. Sono tra quelli che hanno apprezzato molto il lavoro del ministro della Salute - aggiunge De Luca - un lavoro eccellente, ma questo è il momento meno adatto per aprire dibattiti. Lo Stato aveva un solo impegno dal punto di vista operativo: garantire il flusso permanente e adeguato delle forniture, mentre quelle che dovevano arrivare dalla centrale di acquisti Consip sono saltate».
OSPEDALE IN 10 GIORNI SENZA AMMUINA. «Ho sentito che in altre parti d'Italia in 15 giorni hanno realizzato degli ospedali, noi lo facciamo in 10 giorni ma senza fare ammuina». «Abbiamo fatto dei miracoli - ha aggiunto - sulle terapie intensive, nel giro di 2-3 settimane, siamo riusciti ad avere una palazzina dedicata al Moscati di Avellino, al Da Procida di Salerno si sta realizzando un ospedale Covid, a Boscotrecase i lavori si completano entro il 28 aprile, il Loreto Mare di Napoli è stato completamente riconvertito a ospedale Covid. Stiamo realizzando un ospedale modulare per 120 posti di terapia intensiva tra Napoli, Caserta e Salerno».
FORNITURE DA ROMA. «Avevamo chiesto 400 ventilatori polmonari, ma da Roma ne sono arrivati appena 41, 36 dalla Protezione civile e 5 da donazioni». «Avevamo chiesto - prosegue - 5000 caschi, e non ne è arrivato nessuno. Sui tamponi stiamo a premere ogni mattina affinché ci mandino i kit necessari. Con le mascherine invece siamo tranquilli ma ce la siamo visti da soli ordinandone 1 milione da una azienda di Nola». Il governatore ha poi ringraziato l'imprenditore Alfredo Romeo per una donazione che ha permesso l'arrivo di 192 apparecchiature di cui 6 ventilatori polmonari.
TAMPONI. «Il tampone a tutti è una doppia idiozia: primo, perché anche quando l'hai fatto lo devi rifare dopo 15 giorni per avere la certezza assoluta, poi perché è impensabile farlo a 6 milioni di cittadini, se prendiamo come esempio la Campania. Inoltre i tamponi non ci sono, è uno dei ritardi che registriamo nelle forniture nazionali». «Tra i tanti scienziati che si stanno coprendo di gloria - ha aggiunto De Luca - c'è chi ogni mattina ci ricorda i tamponi. In Campania abbiamo avuto un ritardo perché, nella regione che usciva da 10 anni di commissariamento, avevamo un solo laboratorio per processare i tamponi, all'ospedale Cotugno di Napoli. In due settimane ne abbiamo aperti 10, ma abbiamo ancora un arretrato accumulato. Alcuni cittadini ci hanno detto che aspettano il risultato da 4 o 5 giorni, è una criticità vera e decideremo se far rifare il tampone perché il ritardo rischia di falsare l'algoritmo e la previsione rischia di essere sballata».
RISCHIO CARCERI. «Credo che dovremo far una valutazione sulle carceri. Probabilmente occorrerà un lavoro mirato perché rischiamo di avere focolai preoccupanti».
NAVE DA CROCIERA DALLE MAURITIUS. «C'è questa nave di Costa Crociere, che proviene dalle Mauritius, che dopo una sosta in India vorrebbe attraccare al porto di Napoli. Gli italiani possono e devono sbarcare, ma ci sono cittadini di altri paesi, a cominciare dai filippini, per i quali c'è una situazione allucinante con il governo delle Filippine che ha chiuso le frontiere anche ai propri cittadini. L'armatore - ha aggiunto De Luca - vorrebbe restare nel porto di Napoli 15 giorni ma stiamo spiegando che questa cosa non è possibile. Il porto di Napoli è nel cuore della città e non possiamo consentirci di avere movimenti per due settimane che rischiano di portarci altri focolai. Lavoreremo con grande fermezza e seguiremo l'evolversi della situazione nei prossimi giorni». De Luca ha inoltre ricordato che «abbiamo già accettato di far sbarcare a Salerno una nave proveniente da Tunisi e che riporta in Italia 105 nostri connazionali. Era doveroso per noi riportarli in patria e faremo i controlli doverosi sia sulla nave sia quando sbarcheranno. Non sono tutti campani, ci siamo caricati di un problema», ha concluso.
PASQUA. «C'è ancora troppa gente in strada, speriamo che al più presto arrivino i 300 militari che abbiamo chiesto». «Ci avviciniamo al periodo pasquale e faccio un appello perché non ci siano assembramenti per attività religiose. Ricordo che abbiamo avuto l'inquinamento del Vallo di Diano per due cerimonie religiose fatte 20-25 giorni fa, a Sala Consilina e ad Atena Lucana. Vi prego di avere il massimo rispetto per le ordinanze fatte. Abbiamo affrontato questo tema con grande equilibrio e rispetto per tutti, ma la priorità è evitare assembramenti che determinino nuovi focolai di malattia». De Luca ha rivolto poi un ringraziamento «al cardinale Sepe che ha deciso di fare le celebrazioni pasquali anche dal Duomo ma senza fedeli. Papa Francesco sta dando un esempio di responsabilità in questo senso, dobbiamo seguire questi esempi in un contesto di emergenza che ci obbliga a tutelare in via prioritaria la salute e la vita delle persone soprattutto più deboli»
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