Costa: «Impegno operativo per diminuire i roghi»
di Redazione
Ven 28 Febbraio 2020 18:56
NAPOLI. «Oggi ci siamo visti nella prefettura di Napoli, insieme anche alla prefettura di Caserta in una riunione congiunta con le forze di polizia. Abbiamo assunto l'impegno operativo, un servizio straordinario delle forze di polizia di presidio del territorio e di attività investigativa e operativa sul territorio della cosidetta Terra dei fuochi». Così il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, a margine del tavolo di confronto per il contrasto dei roghi nella Terra dei Fuochi. Si tratta, spiega il ministro, «di un stretto piano operativo» e quello che è emerso è: «il controllo del territorio con tutte le forze di polizia e le forze armate; un coordinamento stretto di natura settimanale da parte del prefetto coordinatore di Napoli e delle due prefetture (Napoli e Caserta, ndr) e una valutazione dei risultati su base settimanale. Il risultato quindi si va a misurare e se va riorganizzato qualcosa si fa per la settimana successiva e così via». Inoltre, aggiunge Costa «abbiamo disegnato il quadro dell'impegno dei comuni; l'impegno dei consorzi di filiera per il riciclo perché dobbiamo alzare la differenziata ma anche il riciclo. E poi l'impegno dei cittadini sul territorio di ogni singolo comune». Quanto al disegno di legge Terra mia «non appena avremo gli esiti ministeriali si approverà in parlamento».
«DIALOGHI SU CANDIDATURA APPARTENGONO AD ALTRI». «Voi mi conoscete, sono un operativo. Per cui in questo momento sono concentrato sulla diminuzione dei roghi tossici, e ieri ero concentrato sul vertice italo francese. Quello che devono fare gli altri lo facciano gli altri». Così il ministro Costa, a margine del tavolo, risponde ai giornalisti in merito all'avvio della trattativa tra centrosinistra ed M5s sulla sua candidatura alle elezioni regionali in Campania. Per il ministro, il dialogo è sempre una cosa positiva: «io sono per il dialogo a 360 gradi in tutto l'arco costituzionale». Però, questi, «sono dialoghi che non possono riguardare me; è inopportuno; indelicato e poi non mi appartiene nemmeno. Io adesso sto pensando ai roghi tossici qua (nella Terra dei fuochi, ndr) che devono diminuire. Tutto il resto appartiene ad altri». E sulla Terra dei Fuochi, indipendentemente da chi sarà il prossimo presidente della Regione Campania, «che non si chiami più così». La questione ambientale, conclude il ministro, «non deve essere considerata un problema. Bisogna ragionare per opportunità e quindi green economy il più possibile».
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