«La Campania è l'ultima regione d'Italia per fornitura di vaccini in relazione alla popolazione e l'ultima per distribuzione di vaccini Pfizer e Moderna. È una vergogna nazionale, siamo al limite della delinquenza politica, non so come altro denunciare una tale sperequazione nel trattamento dei cittadini italiani». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook.

«Il motivo della polemica di questi giorni era questo - ha aggiunto - continua il mercato nero dei vaccini. Quando si è insediato il nuovo commissario Figliuolo ci ha detto che avrebbe voluto seguire una linea molto chiara: un cittadino, un vaccino. Noi abbiamo ovviamente apprezzato. Nel corso di questi 3 mesi la Campania ha accettato che andassero più vaccini nelle regioni del Nord dove vi è una più ampia popolazione anziana, ma con l'intesa che poi, finita la distribuzione anticipata, ritornassimo a un criterio di rispetto rigoroso delle quantità di vaccini distribuite in base alla popolazione. Ad oggi questo non è avvenuto, anzi, in violazione di quello che aveva annunciato il commissario Figliuolo, il problema addirittura si aggrava».

Secondo De Luca «ad oggi la Campania viene privata di 200mila dosi di vaccino rispetto alla proporzione che sarebbe necessaria per la popolazione campana. La Campania ha ricevuto un numero di vaccini pari al 25% della sua popolazione. Siamo l'ultima regione d'Italia per la fornitura di vaccini in relazione alla popolazione».

De Luca ha poi parlato di «vergogna doppia: siamo l'ultima regione d'Italia per distribuzione di vaccino Pfizer e Moderna. Riceviamo il 16% di vaccino Pfizer e l'1,7% di Moderna. La cosa è importante perché servono per la popolazione più anziana. Questa è una vergogna nazionale ed è scandaloso che né i grandi organi di informazione, né le televisioni pubbliche e private, né le forze politiche abbiano il coraggio e la dignità di porre rimedio a questa vergogna». 

COMPLETATA VACCINAZIONE OVER 80. «Gà oggi la Campania raggiunge l'obiettivo di vaccinazione per gli ultraottantenni e nelle prossime due settimane completiamo la vaccinazione per i non deambulanti. Entro 24 ore completiamo la vaccinazione per tutti gli ultraottantenni deambulanti».

VACCINI PER FASCE D'ETà E CATEGORIE ECONOMICHE. «La linea della Campania è questa: è necessario e indispensabile mantenere la vaccinazione per fasce di età, ma dobbiamo contemporaneamente guardare sempre di più al rilancio dell'economia e del lavoro. Ma di fronte a questo abbiamo da discutere con gente totalmente incoerente o che tenta di fare operazioni di sciacallaggio.

«Oggi la Campania dice che dobbiamo avere una linea di rigore - ha aggiunto - ma quando il rigore si distacca dal buon senso cambia nome e si chiama ottusità. Oggi siamo in una fase diversa da un anno fa e siamo in una fase diversa per due ragioni: perché oggi abbiamo i vaccini e abbiamo settori economici che sono stremati dopo un anno di sacrifici, chiusure e problemi. Entriamo in una nuova fase che deve richiedere rigore ma anche buon senso e un aiuto cioè progressivo alle categorie economiche».

«VACCINARE COMPARTO TURISTICO O SALTA LA STAGIONE». «Ho posto un problema che riguarda il comparto turistico-alberghiero, un comparto economico per il quale i tempi di decisione non sono indifferenti. Noi rischiamo di far saltare la stagione turistica 2021 e rischiamo di fare un grande favore ad altri Paesi, ma soprattutto di gettare nella disperazione centinaia di migliaia di lavoratori del comparto turistico»

«Io ritengo che - ha aggiunto De Luca - fermo restando le categorie d'età, dobbiamo fare uno sforzo per anticipare i tempi per la messa in sicurezza del comparto turistico. Mi pare una valutazione ragionevole. Possiamo anche decidere di continuare cosa stiamo facendo, poi quando sarà finita l'estate verificheremo che abbiamo perso un'altra stagione turistica, e potremo dire con allegria che l'operazione è riuscita ma il paziente è morto. A me non pare una linea di ragionevolezza. Oggi dobbiamo avere un punto di equilibrio più avanzato, perché siamo in una fase diversa rispetto allo scorso anno». 

ISOLE. «Ci siamo permessi di dire che sarebbe opportuno, per la nostra regione, che le isole minori diventassero Covid free, per alcune valutazioni di ragione». «Noi nel 2022 - ha ricordato De Luca - abbiamo Procida capitale della cultura, quindi è del tutto ovvio che dobbiamo preparare da oggi l'evento del 2022. Poi abbiamo fatto questo ragionamento semplice: a Ischia e Capri abbiamo poche migliaia di abitanti, quindi completiamo la vaccinazione degli ultraottantenni, completiamo gli ultrasettantenni, dopodiché vacciniamo tutti. Parliamo di poche migliaia di persone, ma la ricaduta economica e di promozione turistica che può derivare da due isole che sono un marchio mondiale è straordinariamente elevata. Dunque la ragione ci dice che, completata in 10 giorni la vaccinazione per fasce d'età, poi dovremo fare una campagna di promozione internazionale del nostro turismo e delle nostre isole perché questo diventa un vantaggio per tutto il Paese». 

SPUTNIK. «Ho scritto ieri al ministro della Salute e al commissario per chiedere che si attivino con Aifa immediatamente per la valutazione del vaccino Sputnik». «La Campania - ha spiegato De Luca - mette a disposizione dell'Italia intera gli altri vaccini che abbiamo contrattualizzato al di là delle esigenze della Campania. Cosa dobbiamo fare di più se abbiamo un Paese che dorme in piedi e non viene contrastato da nessuno, salvo le lamentazioni che fanno al Nord? Potremmo avere un vaccino da distribuire alle categorie economiche, per poter andare avanti contemporaneamente su due piani, fasce d'età e categorie economiche. Ci servirebbe per fare un lavoro straordinario per vaccinare tutto il Paese». 

«IN CAMPANIA NESSUNO HA SALTATO LA FILA». «In Campania non abbiamo avuto salti di file e di prenotazioni. Ricordo che qui le file, le prenotazioni, sono partite da metà gennaio, quindi nessuno ha saltato nessuna fila per la semplice ragione che a dicembre le file non c'erano». «I vaccini sono arrivati a metà gennaio e - ha aggiunto De Luca - a metà gennaio è cominciata la vaccinazione vera. A dicembre abbiamo avuto solo una giornata di propaganda il 27, utilizzata per propaganda e per fare qualche azione dimostrativa nei confronti dei no vax, questo è tutto. Ma qui non c'è stato alcun salto di fila, diversamente da quanto avvenuto se avessimo l'onestà intellettuale di fare verifiche serie in altre parti d'Italia».

RISTORANTI E COPRIFUOCO. «Nessuno parla del fenomeno che più di ogni altro determina la diffusione del contagio, che è la movida e non i ristoranti aperti in condizione di sicurezza. La mia idea è che dobbiamo consentire l'apertura serale in condizioni protette dei ristoranti ma le attività di ristorazione devono concludersi fra le 23 e le 23.30 e dopo mezzanotte nessuno più per strada, almeno per altri 2 mesi, poi si vede. È in grado lo Stato italiano di garantire una scelta del genere? È in grado di garantire il rispetto di una decisione del genere?».

«Io credo, sulla base dell'esperienza di questi mesi - ha aggiunto De Luca - che lo Stato italiano non sia in grado di garantire niente. Se vogliamo dirci la verità, dobbiamo dire che negli ultimi 3 mesi abbiamo avuto un Paese abbandonato a se stesso, e questo per scelte politiche, non c'entrano le forze dell'ordine. Io non ho visto una pattuglia controllare quelli che non portavano la mascherina sui lungomari, nelle piazze, né un'azione di contrasto alla movida irresponsabile. Noi dovremmo procedere decidendo che cosa vogliamo fare, usando il rigore e usando la ragione, e quando necessario usando le forze dell'ordine per il rispetto delle ordinanze». 

«Ho visto in tv che si parlava dei bagnini del Nord, della costiera romagnola e veneta, come se i vaccini di Capri fossero destinati ai bagnini delle regioni del Nord. I bagnini delle regioni del Nord fanno la stessa cosa dei bagnini del Cilento, della costiera sorrentina o del litorale domizio: rischiano di perdere un altro anno di lavoro per il ritardo e l'inefficienza del Governo italiano, che non è in grado di darci i vaccini».

«CAPRI CONTRO ROMAGNA? NO, PROBLEMA È CHE MANCANO I VACCINI». «Il problema dell'Italia è che mancano i vaccini, e quindi per vaccinare tutto il comparto turistico, come sarebbe indispensabile subito, dovremmo avere a disposizione milioni di vaccini che non abbiamo, né al Nord né al Sud. Quindi dal punto di vista del comparto nel suo insieme abbiamo la stessa situazione, con la differenza che la Campania, proprio per dotarsi di vaccini in numero tale da vaccinare in massa il comparto turistico, ha fatto un contratto per procurarsi il vaccino Sputnik un mese fa. Altre Regioni non l'hanno fatto. Oggi la battaglia vera da fare sarebbe obbligare il Governo italiano a muoversi per chiedere ad Aifa di pronunciarsi sul vaccino Sputnik in una settimana anziché in tempi biblici».

«RECOVERY? SOSPETTO FALLIMENTO E CHE PRESENTEREMO LIBRO DEI SOGNI». «Dovremo dedicare un incontro settimanale al piano di rilancio con i fondi europei. Io comincio ad avere il sospetto che qui andremo verso il fallimento e che presenteremo in larga misura un libro dei sogni, un bell'elenco di mille opere che faremo».