"Negli ultimi giorni abbiamo assistito a un'evoluzione e drammatizzazione inimmaginabile della guerra in Ucraina: la Russia ha proceduto all'annessione di 4 regioni dell'Ucraina, ma soprattutto ha cominciato a circolare in maniera preoccupante l'ipotesi dell'utilizzazione armi nucleari. Questi due elementi determinano una svolta profondamente diversa e ci obbligano a prendere delle iniziative di massa a sostegno della pace". Lo dice il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che dedica gran parte della sua consueta diretta Facebook del venerdì pomeriggio al commento sugli sviluppi della guerra in Ucraina. In quest'ottica domani, a Palazzo Santa Lucia, è in programma la prima riunione organizzativa in vista dell'annunciata manifestazione per la pace che si terrà a Napoli. "Quando si comincia a ipotizzare l'uso di armi atomiche tattiche vuol dire che siamo a un passo dalla guerra nucleare - afferma il governatore -. Nel corso della storia, a volte per singoli episodi e per forza di inerzia, si è arrivati a conflitti spaventosi" ricorda De Luca che poi fa "appello alla coscienza di tutti affinché questo esito sia evitato in Ucraina e in Europa".

I governi non possono più essere appendice passiva della Nato, una sorta di segreteria distaccata di Stoltenberg, il Segretario generale della Nato che ha dato prove di grande ottusità politica". Lo dice il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che dedica gran parte della sua consueta diretta Facebook del venerdì pomeriggio al commento sugli sviluppi della guerra in Ucraina. "Dobbiamo reintrodurre nel linguaggio della politica la parola 'pace'" afferma il governatore che poi aggiunge. "E' dovere di governi e partiti dire al popolo italiano quale è l'obiettivo che stiamo perseguendo, non è più possibile andare avanti per forza di inerzia e senza parlare chiaro: se l'obiettivo è la vittoria militare dell'Ucraina bisogna dirlo, ma dire con chiarezza anche quali sono le conseguenze di questa ipotesi. Quando ci sono armi nucleari scompaiono torti e ragioni, colpevoli e innocenti e rimangono soltanto i morti. Questo concetto deve essere chiaro, altrimenti - afferma De Luca - non abbiamo capito la drammaticità della situazione".

"Il problema delle bollette diventa pesantissimo per il settore produttivo, per le famiglie, per il mondo del commercio e dell'artigianato. Il mondo dei trasporti è totalmente in crisi, il governo deve decidere come trasferire risorse alle aziende di trasporto che rischiano tutte di fallire, i Comuni rischiano di non avere le risorse per pagare le bollette, nella sanità rischiamo di non avere le risorse per pagare strutture come quelle ospedaliere, che richiedono una quantità di energia spaventosa".