Acqua Campania ha consegnato oggi, presso gli uffici della Regione Campania, il progetto definitivo per l’utilizzo plurimo della risorsa idrica della “Diga di Campolattaro”.
Il progetto, approvato lo scorso marzo dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (organo del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili), rispetta la tempistica prevista per l’utilizzo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Si tratta di un’opera strategica, la cui progettazione rientra nell’ambito delle attività in concessione ad Acqua Campania e che si inquadra nel piano di miglioramento del sistema idrico regionale approvato dalla Giunta Regionale nel 2021.
Il piano, sempre sviluppato con la collaborazione progettuale di Acqua Campania, prevede interventi per la riduzione delle perdite sulla rete idrica, l’efficientamento energetico degli impianti di sollevamento e la sostituzione delle condotte in cemento-amianto per un importo complessivo di oltre 1 miliardo di euro.
Parte di questi interventi sono già stati realizzati ed altri sono in corso, curati da Acqua Campania.
Sono tre gli elementi che caratterizzano il progetto definitivo dell’utilizzo plurimo delle acque della Diga di Campolattaro: in primo luogo, il superamento del deficit della risorsa idrica. In secondo luogo, l’elasticità gestionale che consentirà lo smistamento delle acque su tutti gli acquedotti strategici regionali. Infine, il focus sull’aspetto legato al consumo energetico. Il progetto, infatti, è ad “impatto zero” per il consumo di energia: non è prevista produzione di co2 perché il previsto impianto idroelettrico riuscirà a produrre più energia di quanta ne è necessaria per la potabilizzazione ed il sollevamento delle acque.
Nel giorno in cui il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, presenta il “Piano Idrico Regionale”, Acqua Campania consegna il progetto definitivo per l’utilizzo plurimo della risorsa idrica della Diga di Campolattaro, tra i più significativi per il territorio regionale per il futuro delle nuove generazioni.