NAPOLI. Stamattina su Raiuno “Linea Verde” ha proposto una trasmissione speciale sul pomodoro, a Napoli? No a Parma, dove i pomodori non hanno sole, non sono buoni e producono pessimi prodotti per le conserve. Sembra incredibile. Non sembrerebbe possibile, il pomodoro rosso, inventato in Campania, che qui ha le produzioni più pregiate si vede rubare marchio e tradizioni da Parma. Sempre a cercare di rubare e riscrivere la storia. E basta. Il pomodoro rosso è stato inventato letteralmente in Campania, qui si è sviluppata la filiera, qui è diventato un prodotto alimentare, la pummarola qui è diventata storia, a Parma si moriva di pellagra con la polenta. Qui a Napoli il pomodoro è diventato il re della cucina, due secoli prima del resto del mondo. Da un po' di anni il Nord cerca di infilarsi per rubare e smantellare il settore a Napoli. Lo fa per motivi economici, e per accreditarsi centro di qualità, è l'esatto contrario. È risaputo che in Padania si producano prodotti scadenti, per la scarsa qualità dei suoli, per l'inquinamento della zona (la Padania è la regione più inquinanta del mondo, l'agricoltura dovrebbe essere bandita).
Insomma nella trasmissione Raiuno di stamattina viene raccontata la storia falsa, vergognosa di un rapporto del pomodoro con il Nord Italia, rapporto inesistente, del tutto inventato per spostare produzioni e mercato da quelle parti. Una storia già vista con mille altre produzioni, vedi il provolone, formaggio napoletano trafugato e rubato addirittura con una dop. Non si contano le storiacce industriali finite male. Come lo scandalo della Cirio, azienda svenduta al Nord, un secolo e mezzo a Napoli e poi via, con Coldiretti e compagnia bella zitte e mute alla distruzione della filiera campana. Oltretutto la trasmissione Rai si permette di citare anche il nome di una azienda, una azienda di Parma che fa prodotti di infima qualità, che non sanno di nulla e che cerca di conquistare quote di mercato anche al Sud. Ci troviamo di fronte alla solità trasmissione mille volta razzista della Rai che cerca di promuovere solo una parte dell'Italia, uno scandalo gigantesco. Ora vogliono far credere addirittura che il pomodoro abbia rapporti con la Padania. Il falso è servito, con la collaborazione dell'informazione pubblica.