Matteo Salvini torna a Mondragone. Nella cittadina casertana alle prese con un focolaio da coronavirus tra i residenti della comunità bulgara nelle palazzine ex Cirio, il segretario del Carroccio era stato già lo scorso 30 giugno. In quell'occasione dovette desistere dal tenere il suo comizio a ridosso della zona rossa a causa delle contestazioni di un gruppo di manifestanti.

“Sciacallo", “buffone", gli urlarono contro, qualcuno gli tirò addosso anche dell'acqua mentre stava per iniziare a parlare e dovette allontanarsi in fretta e furia, ma promise che sarebbe tornato presto a Mondragone.

Stamane, accolto dai suoi sostenitori sul lungomare cittadino, scatta selfie e su Facebook scrive: «Alla faccia dei violenti e dei rosiconi di sinistra, qui c'è voglia di cambiare». 

CENTRI SOCIALI. «Quelli dei centri sociali di solito bevono e fumano fino a tardi. Quindi di prima mattina troviamo i cittadini e i lavoratori. Scherzi a parte mi ero preso l'impegno perchè l'indegno casino dei teppisti dei centri sociali non mi aveva permesso di parlare con gli agricoltori, con le mamme, con i cittadini di Mondragone che hanno un territorio stupendo, un mare stupendo e non devono essere ricordati dalle televisioni per i rom e i cortei dei rom, quello è un problema che si può risolvere» sice Salvini. «E quindi ci siamo, ci torneremo sia a Mondragone che a Castelvolturno finchè non si ritornerà a parlare di bellezza, di mare e di lavoro e non di criminalità», ha concluso. 

RILANCIO TURISTICO. «Io vengo qua per dire agli italiani che sono posti splendidi. Il problema è il rilancio economico, l'agricoltura in ginocchio, la mozzarella di bufala che soffre un'immagine non propriamente splendente di questa terra che però ha potenzialità enormi, una costa così è difficile da trovare. Vorrei essere usato come promotore turistico di queste località e di queste bontà». Salvini ha annunciato la sua visita con appena mezz'ora di anticipo e, accompagnato dal coordinatore regionale della Lega in Campania Nicola Molteni e da alcuni militanti, è arrivato in una piazza Mario Liberato Conte presidiata dai mezzi blindati di Polizia e Carabinieri. Intorno a Salvini si è formato un capannello di una cinquantina di persone tra cronisti, attivisti della Lega e curiosi, oltre a rappresentanti di categorie imprenditoriali.

«Qui c'è un territorio da rilanciare dal punto di vista turistico, economico e agricolo», ha detto Salvini prima di una passeggiata sul lungomare concedendosi anche ad alcuni selfie. 

ELEZIONI. «Se in Campania si vota prima si manda a casa De Luca meglio è». «Ho visto le dichiarazioni deliranti di Zingaretti, che era quasi compiaciuto. Quando un segretario di partito, a fronte di sassate nei confronti di un avversario politico, ride, vuol dire che è un poveretto», aggiunge, tornando su quanto avvenuto lo scorso lunedì in occasione della sua prima visita al comune domizio e gli scontri tra polizia e manifestanti.

C'è spazio anche per considerazioni su eventuali nuove maggioranze di governo: «Io al governo con il Pd e il M5S non ci vado e non ci torno. La via maestra è dare la parola al popolo. Anche perchè se fosse un governo che fa le cose, anche se non le condividessi potrei dire “però fanno". Ma c'è il blocco e la confusione totale su tutto, sulle Autostrade sul Mes, sull'Ilva, su Alitalia, su tutto. Quindi prima si vota meglio è».