NAPOLI. Un «risultato storico» perché «dopo 20 anni la Regione Campania è in condizioni di utilizzare fondi previsti dalle leggi dello Stato per l’edilizia ospedaliera». Il governatore Vincenzo De Luca è raggiante per l’approvazione lo scorso primo agosto in Conferenza Stato-Regioni, con un’istruttoria durata ben 15 mesi, del nuovo Piano regionale di edilizia ospedaliera che destina un miliardo e 83 milioni di euro per realizzare nuovi nosocomi in Campania e riammodernare parte di quegli esistenti.

I TEMPI DI REALIZZAZIONE.  In tutto, tra costruzioni ex novo e interventi di miglioramento, sono 64 le strutture ospedaliere coinvolte. Ma quando avverrà tutto ciò? Dopo la stesura dei progetti esecutivi, assicura De Luca, il tempo di «realizzazione degli ospedali più grandi è fissato in 2 anni. Ancor più brevi», invece «i tempi per gli interventi medio piccoli che dovremo realizzare in decine di ospedali della regione. A settembre - annuncia l’ex sindaco di Salerno - ci sarà un incontro con le università per utilizzare le competenze di tanti giovani tanti studiosi almeno nelle piccole progettazioni». Per i grandi impianti sono previste «gare di progettazione e sceglieremo studi di progettazione importanti». Ci sarà qualche particolare struttura di controllo? «No, ci saranno i controlli previsti dalle leggi dello Stato» è la risposta del governatore.

ALCUNI INTERVENTI PREVISTI. Nel computo del Piano regionale di edilizia ospedaliera figurano tra gli altri: per gli ospedali di competenza dell’Asl Napoli 1, la realizzazione della nuova struttura a Napoli ovest al posto dell’ospedale San Paolo con una spesa prevista di 74 milioni di euro oltre a 17 milioni di euro per l’adeguamento funzionale e tecnologico degli Incurabili, il nosocomio del centro storico oggetto di crollo lo scorso aprile (con conseguente sfratto per 21 famiglie, ancora oggi fuori casa, residenti nei palazzi adiacenti).