NAPOLI. «Abbiamo assistito in Senato a uno spettacolo per il quale è difficile trovare gli aggettivi appropriati. Se noi volessimo ragionare su quello che abbiamo visto saremmo obbligati a cadere in depressione, una depressione nera». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della tradizionale diretta Facebook. «Sulla base di quel che abbiamo visto - ha aggiunto - si conferma che la riforma più urgente nel nostro paese è quella relativa alla riapertura dei manicomi. Io credo però che facciamo un errore di fondo quando assistiamo alle vicende politiche nazionali, cioè confrontare l'Italia con altri Paesi avanzati: Francia, Germania, Giappone, Sud Corea. Il nostro termine di paragone non sono le grandi democrazie, ma le attività dei circhi equestri, il nostro termine di paragone è il Cinque du Soleil. Se ci confrontiamo con il Cinque du Soleil siamo largamente vincitori. Abbiamo visto saltimanchi, acrobati, due giovanotti che erano andati a farsi un giro per Roma che sono tornati a votare dopo che erano scaduti i termini, la presidente del Senato Casellati ha dichiarato chiuse le votazioni, poi le ha dichiarate socchiuse, poi riaperte. E' uno spettacolo meraviglioso».

CRISI. «Comunque vada la crisi, finirà male, sia in caso di elezioni anticipate sia in caso si trascini questo lungo calvario». «Dal punto di vista dell'efficienza operativa - ha aggiunto- noi avremo un danno enorme. Finirà male. Siamo un paese che, finché non va a sbattere con la testa contro il muro, non ritrova il senso di responsabilità, l'equilibrio, l'unità nazionale, e anche i livelli indispensabili di efficienza. L'Italia andrà avanti per i fatti suoi finché non ci faremo male, e allora ritroveremo il senso di responsabilità necessario».

VACCINAZIONE. «Noi intendiamo completare la vaccinazione di 4,6 milioni di cittadini campani entro il 2021. L'obiettivo è fare tra le 45mila e le 50mila vaccinazioni al giorno». «Lo dico - ha aggiunto De Luca - presupponendo l'arrivo dei vaccini e mantenendoci con una soglia di sicurezza. Stiamo lavorando in queste ore per attrezzare su tutta la regione per la fase due, cioè per il mese di marzo quando cominceremo la vaccinazione di massa per tutti i cittadini, 140-150 punti di somministrazione dei vaccini. Se i vaccini a disposizione sono quelli che abbiamo, ma anche nel caso di Astrazeneca se viene autorizzato, noi dobbiamo fare la doppia somministrazione. Quando parli di 8,5 o 9 milioni di vaccini da somministrare parli di uno sforzo organizzativo gigantesco e di un'operazione di carattere militare, se vogliamo arrivare all'obiettivo. Ma questo è quello che abbiamo deciso di fare, se avremo i vaccini. È una guerra, dobbiamo guardarci le spalle ma anche combattere quando ci troviamo di fronte a operazioni non corrette a danno della nostra regione».

SCUOLA. «Il 25 dovrebbero riaprire le scuole primarie, come avevamo previsto, lasciando sempre un margine di discrezionalità alle amministrazioni comunali e subordinando sempre tutto alle condizioni sanitarie vere. Poi, dice la sentenza del Tar, dal 1° febbraio cominciamo le attività delle secondarie inferiori e superiori. Era esattamente quello che volevamo ottenere». «Sulle scuole - ha aggiunto De Luca - avevamo un obiettivo che già avevo detto. Mentre la valorosa ministra Azzolina continuava a ripetere “apriremo tutte le scuole il 7 gennaio", la Campania insieme con la stragrande maggioranza delle Regioni ha preso un'altra decisione, cioè: riapriamo le scuole sulla base di una valutazione dello stato dell'epidemia e dunque delle condizioni di sicurezza da garantire per gli alunni, il personale scolastico e le famiglie. Avevamo l'obiettivo di scavallare il mese di gennaio per verificare se l'epidemia, a 2-3 settimane dal periodo festivo di Natale e di Capodanno, riprendeva o si manteneva in proporzioni controllabili. Non c'era malvagità quando avevamo deciso di prenderci il mese di gennaio, siamo arrivati a raggiungere il nostro obiettivo. Nel frattempo abbiamo lavorato per potenziare il trasporto e abbiamo da questo punto di vista una situazione buona, poi dobbiamo ragionare sugli orari ma questa è responsabilità anche dei dirigenti scolastici». 

PIANO NAZIONALE VACCINI. «I presupposti del piano generale di distribuzione dei vaccini sono profondamente sbagliati. È il tempo di farla finita con le manfrine, altrimenti ci tuteleremo in tutte le sedi e arriveremo a chiedere l'invalidazione del piano di distribuzione approvato 20 giorni fa». «Nella distribuzione dei vaccini per questa e la prossima settimana - ha spiegato De Luca - la Campania avrà 135mila vaccini, tenendo conto di una diminuzione del 10% per il mancato arrivo da Pfizer, l'Emilia Romagna 183mila vaccini, 50mila in più, il Lazio 179mila, 45mila in più, la Lombardia 304mila vaccini, 265mila più di noi, il Piemonte 170mila con 1,5 milioni in meno di abitanti, il Veneto 164mila, 30mila in più. Nessuno mi dica che stiamo rispettando criteri oggettivi».

Secondo De Luca «abbiamo assistito al mercato nero dei vaccini, abbiamo chiesto un riequilibrio che ancora non è avvenuto. Discutiamo con Arcuri su come garantire alla Campania la copertura dei richiami. Qualcuno ha detto sbagliando e in modo provocatorio che la Campania non ha accumulato le scorte: è un'idiozia. Se abbiamo una sotto dotazione che scorte dobbiamo conservare? E arrivato il tempo di fare un'operazione verità e di farla finita con le manfrine, altrimenti ci tuteleremo in tutte le sedi e arriveremo a chiedere la invalidazione del piano di distribuzione. Mi auguro prevalgano buon senso e correttezza. Dobbiamo arrivare alla fine a un criterio uguale per ogni cittadino, un vaccino per ogni cittadini italiano. Questo è l'unico criterio serio, corretto e civile», ha concluso De Luca.

«TRANQUILLITA' QUANDO AVREMO TASSO POSITIVI SOTTO IL 5%». «In Campania non abbiamo ancora una situazione del tutto tranquilla, abbiamo un tasso di positivi che oscilla tra il 7 e l'8% delle persone a cui facciamo i tamponi. Per avere una situazione di tranquillità dobbiamo scendere a un 5% di positivi. Quando abbiamo ancora mille 1200 positivi vuol dire che dobbiamo stare attenti, che stiamo camminando sul filo del rasoio». «Dal punto di vista sanitario - ha aggiunto - continuiamo ad avere una situazione di buona tenuta, siamo fra le regioni migliori d'Italia per le presenze in terapia intensiva, quasi sempre sotto ai 100. Non si direbbe, pensando alle tante trasmissioni televisive e le campagne di sciacallaggio politico di questi mesi secondo cui la Campania doveva essere come il Bangladesh. Invece la Campania è tra le regioni virtuose ed è zona gialla». Ma, ha ammonito De Luca «nessun autocompiacimento, chi se ne frega della zona gialla. Noi dobbiamo essere più attenti degli altri, perché abbiamo ancora ogni giorno 900, 1000, 1200 positivi. Quindi nessun rilassamento, finché non avremo completato la campagna di vaccinazione. Intanto abbiamo avuto qualche alleggerimento, dobbiamo essere intelligenti e responsabili. Cogliamo l'elemento positivo che c'è nel fatto che siamo zona gialla ma non per rilassarci, ma per avere tutte le forme di prudenza e prevenzione necessarie per non tornare a essere zona a rischio. Non ci vuole niente, cerchiamo di non fare i fenomeni e cerchiamo di rispettare le regole di base della prevenzione». 

PROCIDA. Il riconoscimento di Procida Capitale italiana della cultura per il 2022 «deve diventare un'occasione di promozione non solo dell'isola di Procida, ma per tutto il nostro territorio a cominciare naturalmente da Ischia, da Pozzuoli, dai Campi Flegrei, dalle tante incomparabili bellezze del nostro territorio». «Dobbiamo fare in modo che diventi un'occasione di promozione turistica per recuperare i colpi che abbiamo ricevuto da questi mesi drammatici di pandemia», ha aggiunto De Luca.

USA. Esprime «grande soddisfazione» il presidente De Luca per l'insediamento di Joe Biden, nuovo presidente degli Stati Uniti d'America. «Siamo passati - ha detto - da un personaggio che rappresentava la cafoneria al potere a una personalità politica come Biden di grande civiltà, esperienza e competenza politica. Ci auguriamo possa diffondere nel mondo un clima di responsabilità e di minore tensione. Le prime decisioni prese da Biden sono di straordinario valore a cominciare dal ritorno degli Stati Uniti nell'ambito degli accordi di Parigi per le questioni climatiche. Ci auguriamo che termini la battaglia sui dazi, soprattutto sui prodotti della nostra agricoltura».