AVELLINO. Sono risultati tutti negativi i tamponi e i test sierologici applicati ai 50 dipendenti dell'azienda vinicola Villa Raiano di San Michele di Serino (Avellino), struttura nella quale lavora in qualità di collaboratore occasionale l'uomo di origine venezuelana risultato positivo al coronavirus.

Negative anche le analisi sierologiche svolte sui 60 dipendenti dell'azienda Olio Basso, sempre a San Michele di Serino.

L'azienda Villa Raiano fa sapere che «grazie a una massiccia opera di prevenzione e di controllo attuata dalla dirigenza di Villa Raiano, il caso del collaboratore occasionale della struttura di San Michele di Serino può dirsi totalmente risolto. L'uomo in questione si è recato in azienda l'ultima volta lo scorso 20 giugno ed è risultato positivo al Covid-19 nella giornata di sabato 4 luglio».

L'azienda «ha immediatamente fatto scattare il piano per garantire la piena sicurezza generale: tutti i dipendenti e i collaboratori esterni sono stati sottoposti sia ad analisi sierologica che a tampone naso-faringeo, per un totale di 50 persone controllate. I risultati di entrambi gli esami sono risultati tutti negativi».

L'amministratore di Villa Raiano, Sabino Basso, spiega che «appena appresa la notizia del risultato della positività del collaboratore ho attivato immediatamente ogni procedura necessaria a tutelare la salute di tutti i dipendenti, allertando innanzitutto l'Asl. Il lunedì mattina alle 8.00 eravamo già pienamente operativi, sottoponendo tutti i dipendenti e i consulenti esterni ad analisi sierologica da parte di un istituto privato accreditato dalla Regione Campania e alle ore 13 dello stesso giorno l'Asl, della quale tengo a sottolineare la grande celerità, serietà e professionalità nell'assistenza fornitaci, ha sottoposto gli stessi al tampone naso-faringeo, per un totale di 50 persone».

Basso sottolinea che «è ovvio che nessuna colpa può essere attribuita all'azienda, che ha invece costantemente vigilato sul rispetto delle regole e che, anche in seguito alla scoperta della positività, ha prontamente risposto con ogni mezzo a disposizione, ricevendo il pieno via libera dall'Asl per proseguire con lo svolgimento delle attività, rispettando le regole come sempre fatto. Siamo fortemente amareggiati delle dicerie che abbiamo dovuto ascoltare in questi giorni, soprattutto a mezzo social, e adiremo le vie legali per tutelarci da chiunque abbia cercato di diffamare la nostra struttura e il nostro lavoro. Se oggi possiamo dire che il caso è rimasto isolato lo dobbiamo proprio al rispetto delle regole su cui abbiamo costantemente vigilato, per tutelare prima di tutto dipendenti e collaboratori e, di conseguenza, i nostri clienti».