NAPOLI. Sulla loro testa era precipitata con il peso di un’incudine l’accusa di tentata estorsione aggravata dalla finalità mafiosa. Trascorse meno di due settimane, quella ricostruzione si è però rivelata del tutto fallace e per entrambi i presunti aguzzini in odore di mala è scattata l’inattesa, ma doverosa, scarcerazione.