NAPOLI. «Me l’hanno ucciso senza nessun motivo. Ma quale camorra, quale lite? Era un bravissimo ragazzo che stava lontano dai guai e non faceva male a una mosca. Stava imparando a fare il pizzaiolo e progettava di aprire una rosticceria insieme alla sorella: un sogno infranto». Con la voce rotta dal pianto Monica d’Angelo, “seconda mamma” di Francesco Pio Maimone, il ragazzo ucciso la scorsa notte a Mergellina per essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, chiede rispetto.