NAPOLI. «Con i Licciardi era una finta pace perché non mi fidavo di loro e aspettavo soltanto il momento opportuno per ucciderli tutti». La confessione choc di Carlo Lo Russo dimostra, secondo gli inquirenti, l’affidabilità e quindi l’attendibilità del ras diventato collaboratore di giustizia. Non aveva alcun motivo, è il ragionamento, a mettere a verbale le sue terribili e inquietanti intenzioni omicide nei confronti degli esponenti della famiglia di mala della Masseria Cardone.