All'indomani della protesta a Napoli di centinaia di commercianti e partite iva, si pensa già alla prossima mossa nelle ore in cui circola la bozza del nuovo Dpcm che inserisce misure più stringenti per ristoranti e bar e altre attività. Domani si scende di nuovo in piazza al Vomero, a partire dalle 22. «Insieme per la dignità» è il grido dei cittadini partenopei che vogliono bissare una protesta pacifica per far valere i propri diritti in conseguenza delle chiusure che vesserebbero ulteriormente i titolari di esercizi commerciali.

Il tam tam è già partito via social: «Due metri di dissenso!», specificano i cittadini per assicurare che la manifestazione si svolgerà rispettando tutte le norme anti-virus, quindi con mascherine e a distanza di 2 metri. Si comincerà da piazza Vanvitelli per riempire via Scarlatti e via Luca Giordano. Ognuno potrà portare il proprio cartello, il nostro, sostengono gli organizzatori, «sarà “Prima sostegno e poi lockdown"». L'intenzione è di occupare tutta la zona pedonale, fino a piazza degli Artisti e arrivare a piazza Medaglie d'Oro. 

«Lunedì - aggiungono gli organizzatori- la manifestazione si ripeterà e chi vorrà e potrà sarà presente per esprimere il proprio dissenso. Il governo, la Regione devono ai cittadini italiani risposte certe e ragioni ineccepibili». Alle 23 tutti a casa rispettando il 'coprifuoco'.

«Non è possibile sostenere un altro lockdown, non ci sono le risorse economiche. L'economia di questa regione, l'economia dell'Italia non reggerà il colpo e le conseguenze saranno devastanti per ogni singolo cittadino», spiegano gli organizzatori.

«La manifestazione di ieri - proseguono- ha subito l'onta della strumentalizzazione di una piccola parte di facinorosi e questo non è giusto. Non c'erano solo delinquenti (da cui ci dissociamo), c'erano anche persone perbene, commercianti disperati. Chiediamo a tutti i cittadini di far sentire la propria voce, nel rispetto delle regole. Professionisti, imprenditori, lavoratori, studenti, aiutiamoci tutti».

«Noi manifestiamo non per negare il Covid ma per scelte ragionevoli, concrete, efficaci che non penalizzino e distruggano l'economia di questo paese. Noi ci siamo e vi aspettiamo. Uniti!» è l'invito.