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Manfredi: «Il Napoli giocherà al Maradona anche durante i lavori»

Il sindaco sul nodo del cantiere allo stadio in vista degli Europei

Manfredi: «Il Napoli giocherà al Maradona anche durante i lavori»

Conciliare gli interventi necessari al Maradona affinché anche a Napoli si giochino gli Europei di calcio del 2032 che si disputeranno in Italia e in Turchia, con le esigenze della squadra azzurra che dovrà continuare a giocare sul terreno di gioco dell’ex San Paolo. Questo l’obiettivo a cui lavora il Comune di Napoli insieme con la società guidata da Aurelio De Laurentiis.

LO STADIO. Ieri, intervenendo in diretta a radio Crc, il sindaco Gaetano Manfredi è tornato a parlare del nodo stadio: «Stiamo valutando la possibilità che i lavori vengano fatto a pezzi, per consentire l'uso dello stadio nella fase in cui si iniziano i lavori. Il Napoli non andrà a giocare altrove mentre si svolgeranno i lavori: questo è il progetto su cui si sta lavorando. Questa è la volontà della squadra, mia e dell'amministrazione: trovare le formule per consentire la contemporaneità tra l'uso dello stadio e i lavori che devono essere portati avanti. Questa esperienza è stata fatta in molti stati italiani ed esteri: dal punto di vista tecnico è possibile, è solo una questione organizzativa. L'obiettivo è non penalizzare tifosi e squadra». Quanto al progetto, il sindaco non si sbilancia: «La parte economica è in una fase di definizione, perché dipende dal valore dei lavori dello stadio e dalle opere complementari, come i parcheggi. Io credo che sia giusto che sia la squadra, il presidente e la società a dire l'entità dell'investimento che vogliono fare. Non voglio sbilanciarmi anche nel loro rispetto, ma sarà un investimento importante. Per rispettare la scadenza degli Europei, i lavori devono iniziare nel 2026». E gli europei restano una tappa importante per Manfredi, che fa appello anche a Roma: «Una città come Napoli merita un'attenzione particolare da parte del Governo nella scelta per quanto riguarda gli Europei, perché rappresenta la più grande città del Sud. Se avremo, come mi auguro, uno Stadio all'altezza, dobbiamo essere sede degli Europei». E sul progetto, l’ex ministro qualcosa dice: «L'eliminazione della pista d'atletica e l'avvicinamento delle curve al campo di gioco è un'ipotesi realistica, perché è una condizione che viene posta anche dalla Federazione internazionale per l'accreditamento alle competizioni internazionali». Ma il primo cittadino si è concentrato anche sulla futura gestione dello stadio dopo i lavori: «Nel momento in cui si realizza questo investimento da parte della società, lo Stadio Maradona entrerà nella completa disponibilità della squadra. Sarà dedicato solamente al calcio e troveremo una soluzione alternativa per quanto riguarda le altre destinazioni d'uso. Ci sarà una convenzione di lunga durata, perché questo è previsto dalla legge sugli Stadi».

BAGNOLI Nell’intervista radiofonica, il sindaco ha parlato anche di Bagnoli: «La FederTennis sta studiando l'ipotesi Bagnoli, l'iter non si è ancora concluso. Noi stiamo procedendo sulle bonifiche: il primo lotto del Parco dello Sport sarà pronto per la metà del 2025. Entro fine 2024 ed inizio 2025 pianificheremo tutti gli investimenti. E lì ci arriverà la Linea 6 della Metropolitana, sarà un'area molto servita. Noi a giorni approveremo il nuovo piano urbanistico che riguarda tutta l'area dell'Ex Arsenale: quella zona verrà completamente recuperata».

IL PALAZZETTO DELLO SPORT. Ma non solo. Il sindaco guarda alla realizzazione di Palazzetto dello Sport. «È un progetto a cui tengo molto», le parole del primo cittadino. «Napoli deve avere un grande Palazzetto dello Sport per consentire sia al basket, in primo luogo, ma anche agli altri sport di avere una casa dove si possano ospitare anche le grandi manifestazioni internazionali. Sarà uno spazio importante anche per la musica: non abbiamo un luogo al coperto dove poter ospitare eventi con 15mila spettatori. La scelta dell'area dell'ex mercato ortofrutticolo ci convince molto, perché significa dare ulteriori funzioni al Centro Direzionale. Stiamo andando avanti molto velocemente e chiuderemo la prima conferenza dei servizi entro fine agosto».

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