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Vomero
18 Marzo 2025 - 08:21
NAPOLI. È una delusione quella di Gennaro Capodanno presidente del comitato Valori collinari e di buona parte dei vomeresi apprendere che la Biblioteca intitolata a Croce, importante presidio culturale del Vomero, non è stato riaperto al pubblico nei nuovi locali, nonostante che questi ultimi sono già disponibili da tempo.
I vomeresi avevano ben sperato dopo la notizia che i locali posti al piano terra del polifunzionale di via Morghen, 84, di proprietà del Comune di Napoli, sarebbero stati liberati da cose e persone, a seguito della diffida, inoltrata dall'ufficio patrimonio dell'amministrazione comunale, alla fondazione Francesco De Martino che, dal 2009, occupa quei locali, senza che sia stato mai sottoscritto il contratto d'uso, aveva auspicato che la biblioteca comunale Croce, trasferita nel 2008 nei locali posti in via De Mura, al piano interrato dell'edificio scolastico Vanvitelli, locali chiusi al pubblico da prima della pandemia, tornasse nella sede che le era stata destinata fin dalla costruzione dell'edificio di via Morghen, dalla quale fu trasferita proprio per far posto alla fondazione.
«Purtroppo - ribadisce Capodanno - anche dal sopralluogo effettuato in questi giorni, a seguito delle segnalazioni e delle proteste delle tante persone che, in passato, frequentavano la biblioteca vomerese, ho potuto constatare che nella è cambiato e che il trasferimento nella nuova sede non è stato ancora effettuato mentre i locali dell'attuale sede restano sbarrati».
Peraltro oggi come oggi appare inverosimile che una struttura di straordinaria importanza come una biblioteca pubblica, anche come luogo di aggregazione, specialmente per i giovani, venga collocata in un cantinato , così come è capitato alla biblioteca “Benedetto Croce”, trasferita dalla sede a piano terra della casa comunale di via Morghen ai locali interrati, decisamente poco consoni, pure per problemi di umidità e d'illuminazione, del plesso scolastico Luigi Vanvitelli. A dimostrazione il fatto che la biblioteca è stata poi chiusa al pubblico, chiusura che permane oramai da oltre cinque anni.
«Quando ero presidente della circoscrizione, negli anni ’80 - ricorda Capodanno -, intrapresi una vera e propria battaglia per trasferire la biblioteca Croce nella sede del polifunzionale comunale di via Morghen, 84, una palazzina strappata, proprio attraverso le battaglie intraprese dalla circoscrizione, all’utilizzo originario, destinata, dall’allora sindaco-commissario Valenzi, a silos multipiano per parcheggi. Successivamente, nel 2009, i locali della biblioteca, senza che venissero mai chiariti i motivi di una tale decisione, vennero utilizzati come sede di una delle tante fondazione che, negli ultimi anni, sono proliferate nel capoluogo partenopeo, potendo usufruire di fondi e provvidenze pubbliche. Da qui scaturì il trasferimento della biblioteca comunale nell'attuale sede». Eppure il Vomero, con i suoi circa 50mila residenti e con tantissimi giovani, avrebbe sicuramente bisogno di più di un luogo pubblico per fare cultura, anche come punti d’incontro e di aggregazione, dopo la chiusura di diverse librerie, come Guida e Loffredo, e di numerose sale cinematografiche.
«Dopo la chiusura dei locali in via De Mura - puntualizza Capodanno - non si contano più le richieste inoltrate per sapere se e quando la biblioteca comunale sarebbe stata riaperta. Ma ad esse non è stato mai dato riscontro, la qual cosa ha alimentato, tra l'altro, le giuste proteste, purtroppo inascoltate, anche da parte delle tante persone, in particolare dei numerosi studenti, che frequentavano in passato i locali in questione». Capodanno lancia un ennesimo appello a tutte le autorità competenti perché intervengano sulla vicenda consentendo la riapertura della biblioteca comunale Croce nei locali del polifunzionale comunale di via Morghen.
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