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Il superclan su Napoli Ovest

Inquirenti in allarme, l’ombra dell’Alleanza di Secondigliano si allunga su Bagnoli

Il super clan su Napoli Ovest

Nei riquadri i ras Massimiliano Esposito “’o scognato” e Vitale Troncone, entrambi attualmente detenuti

NAPOLI. Vuoto di potere a Bagnoli con l’ipotesi di un intervento dell’Alleanza di Secondigliano; il clan Troncone ancora forte a Fuorigrotta nonostante i colpi subiti da inquirenti e investigatori; Pianura ancora in fermento, così come parzialmente il rione Traiano. Degli ambienti malavitosi dell’area flegrea al momento, almeno secondo le ultime informative sulle scrivanie dell’Antimafia, soltanto il quartiere Soccavo starebbe vivendo un periodo di relativa tranquillità.

Ma il fuoco coverebbe sotto le cenere pure là, considerando la vicinanza con Traiano e le vecchie inimicizie mai dimenticate. Non siamo comunque ai livelli del periodo successivo alla maestra ferita per errore nel parco giochi di piazza Italia il 4 aprile 2024. A riaccendere i riflettori sull’area flegrea sono stati in particolare due agguati: quello ai danni di Luca Colimoro, ferito a una gamba il 13 febbraio 2025, e l’omicidio di Pasquale D’Anna, il 2 marzo scorso a Fuorigrotta.

Tra le due vicende potrebbero esserci dei collegamenti, ma per ora gli investigatori non avrebbero riscontri concreti all’ipotesi considerato che la vittima della clamorosa sparatoria in piazzale Tecchio abitava e frequentava Pianura. Nel primo episodio, tra le piste seguite nelle indagini coordinate dalla procura antimafia, ci sarebbe la guerra tra i Troncone e gli Esposito-Sorianiello, decimati dagli arresti a raffica subiti negli ultimi tempi ma vicini alla potente Alleanza di Secondigliano.

Mentre invece per la morte violenta del 34enne soprannominato “Oino” si tenderebbe a escluderlo limitando il raggio investigativo al quartiere d’origine della vittima. Il movente starebbe nel controllo della piazza di spaccio di quel territorio. Le indagini sarebbero in una fase più avanzata per il tentato omicidio di Luca Colimoro, maturato secondo alcuni investigatori nell’ambito della guerra di Napoli Ovest, che a fasi alterne sta coinvolgendo quattro quartieri: Fuorigrotta, rione Traiano, Bagnoli e Fuorigrotta.

Il 20enne ferito è formalmente incensurato, con piccoli precedenti di polizia a carico. Originario di Secondigliano, frequenta Bagnoli ed è finito sotto la lente d’ingrandimento della polizia alcuni mesi fa, quando fu fermato in compagnia di un giovane emergente del gruppo Troncone. Il movente starebbe nello scontro in atto tra il gruppo con base in via Costantino, i Sorianiello della “99”, gli Esposito e uno dei clan pianuresi.

Obiettivo: la conquista di spazi nel territorio bagnolese, appetibile per la presenza di diversi locali notturni collegati alla movida. In due su uno scooter entrarono in azione a Fuorigrotta sparando a Luca Colimoro, ferito in maniera grave da un colpo di pistola allo stomaco. Trasportato di urgenza al vicino ospedale San Paolo, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni furono dai sanitari considerate subito serie. Anche in occasione dell’omicidio di Pasquale c’è stato un ferito: Massimo Aragiusto, che però non era nel mirino del sicario solitario entrato in azione.

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