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L'inchiesta
23 Luglio 2025 - 09:20
Nella foto uno dei carichi intercettati durante le indagini; nei riquadri gli arrestati Massimo Astuto e Salvatore Silvestro
Sulla carta era una commerciante di ortaggi al di sopra di ogni sospetto, ma in realtà nei suoi carichi si nascondevano considerevoli quantitativi di “roba” destinata alle piazza di spaccio di Napoli e dell’hinterland flegreo. Era una 43enne iberica, Sonia Perez Alcaraz, per la quale è stato emanato un mandato di arresto europeo, a organizzare la spedizione della droga che dalla Spagna attraversava l’Italia fino ad arrivare nel primo sito di stoccaggio nel Centro Agro Alimentare di Volla (Caan).
È quanto emerge dall’indagine della Squadra mobile di Napoli, dirigente Giovanni Leuci, partita dopo l’individuazione da parte della guardia di finanza di Fiumicino di uno dei carichi spediti alla volta dell’Italia. Le indagini, alle prime luci di ieri, hanno portato all’esecuzione di dodici arresti. Uno dei ventuno indagati, aveva affittato un box refrigerato nel Caan in cui la droga veniva momentaneamente stoccata.
In un’occasione la sostanza stupefacente di tipo hashish venne occultata tra le zucche a bordo di un tir guidato da un conducente anch’egli spagnolo. Sul territorio nazionale il trasferimento veniva tenuto sotto controllo grazie a un sistema di rilevazione satellitare, nascosto nel carico di copertura, che inviava costantemente messaggi sms sull’utenza cellulare di colui che era, tra l’altro, incaricato di monitorare il viaggio.
Su richiesta della Dda di Napoli il gip Valentina Giovaniello ha disposto la custodia in carcere per Francesco Di Fiore, Vincenzo Russo, Giacomo Visconti, Angelo Pugliese, Renato Montefusco, Massimo Astuto, Sonia Perez Alcaraz, Pasquale Menzion, Gennaro e Salvatore Silvestro. Il giudice ha invece disposto gli arresti domiciliari per l’algerino Foued Boulkham, Ciro Cirino, Sabatino Gallo, Luigi Pagano e Franco Iannicelli.
Al momento manca all’appello uno dei destinatari dell’arresto in carcere e uno per il quale sono stati disposti i domiciliari. Al vertice dell’organizzazione radicata tra Secondigliano, Fuorigrotta e Marano c’erano, secondo gli inquirenti, Di Fiore, Russo, Massimo Astuto, Alcaraz Perez e Soto Sales.
Di Fiore avrebbe curato i contatti con i fornitori della droga finanziando l’acquisto e curando la logistica per il trasferimento; Russo avrebbe finanziato parte dell’acquisto; Astuto provvedeva a nascondere la droga in arrivo dalla Spagna all’interno del primo sito di stoccaggio, il tutto attraverso il carico di copertura costituito dalle zucche nascosto all’interno del Caan. Alcaraz forniva materialmente il quantitativo di stupefacente richiesto dai narcos napoletani, mentre Soto Sales aveva il delicato compito di corriere e autista.
Nel corso delle indagini condotte da polizia e guardia di finanza sono state sequestrate circa cinque tonnellate di droga, soprattutto hashish e marijuana, la cui vendita al dettaglio avrebbe fruttato profitti per oltre 8 milioni di euro. Il gruppo napoletano era guidato dal 66enne Francesco Di Fiore, mentre quello con base a Marano sarebbe stato gestito dal 43enne Giacomo Visconti.
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