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Attivisti pro Pal in aeroporto: no a sionisti in vacanza

Blitz a Capodichino con striscioni e bandiere della Palestina

Attivisti pro Pal in aeroporto: no a sionisti in vacanza

Attivisti pro Palestina questa mattina si sono recati all'aeroporto di Capodichino, a Napoli, con le bandiere della Palestina, mentre atterrava nello scalo cittadino "l'ennesimo volo battente bandiera israeliana", spiegano, al grido di "Fuori i sionisti dalla città" e di "Assassini". Esposto uno striscione che recita "Zionists not welcome" "Negli ultimi due anni - dicono - centinaia di soldati dell'Idf (esercito israeliano) sono atterrati nei nostri aeroporti e arrivati in Italia per fare le loro 'vacanze'. Si tratta di singoli o veri e propri gruppi organizzati impegnati in prima persona nel genocidio a Gaza che vengono scortati e protetti dalle forze di polizia italiana. Riteniamo tutto questo inaccettabile. Le istituzioni italiane non muovono un dito per garantire un corridoio umanitario ai palestinesi che resistono sotto i bombardamenti incessanti di Israele, non muovono un dito per tutelare la missione della Global Sumud Flotilla, ma si spendono per fare accordi e proteggere i diretti responsabili della morte di decine di migliaia di palestinesi".

Gli attivisti proseguono: "Non vogliamo che Napoli e la nostra regione siano la passerella o il giocattolo per criminali di guerra, riservisti, soldati che, quando non sono direttamente impiegati a Gaza in questi mesi lo sono certamente in Cisgiordania, nei territori palestinesi occupati, dove da 80 anni la popolazione civile viene vessata da coloni armati e militari dell'Idf in combutta. Il genocidio, la pulizia etnica, lo sfollamento di milioni di palestinesi che Israele sta compiendo nel suo progetto sionista, suprematista e coloniale, è ormai sotto gli occhi di tutti". Gli attivisti chiedono "la fine di qualsiasi accordo e collaborazione - politica, economica, militare, accademica - tra istituzioni e aziende italiane e Israele. Vogliamo che le nostre città non debbano mai più ospitare - pagandogli la scorta con soldi pubblici - criminali di guerra responsabili di uno sterminio. Vogliamo la fine del genocidio, la fine dell'occupazione e la liberazione della Palestina - dal fiume al mare".

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