Speciale elezioni
Regionali in Campania
14 Novembre 2025 - 19:59
Giorgia Meloni
«Troppo a lungo si è parlato di un Sud da compatire, da assistere, da supportare: chi lo dice non conosce questa terra, non conosce questa gente. Questa terra non è un problema da risolvere, ma un patrimonio da difendere, una grandezza che va riconquistata insieme». Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del suo intervento al PalaPartenope di Napoli dove è in corso l’appuntamento elettorale a sostegno della candidatura di Edmondo Cirielli alla presidenza della Regione Campania con la coalizione di centrodestra.
«Questa città – dice la premier – è capace di regalare entusiasmo come poche altre e il vostro entusiasmo diventa benzina, diventa energia e c’è bisogno di tantissima energia per governare una nazione come l’Italia come merita di essere governata. L’energia che accolgo qui oggi è particolare, è l’energia di una città magnifica, di una Regione unica che non deve chiedere scusa a nessuno».
«Sulla sicurezza abbiamo fatto scelte coraggiose che la sinistra lassista ha contestato, ma erano norme di buon senso, come quella per le famiglie che non mandano i figli a frequentare la scuola dell’obbligo. Oppure la decisione contestata di abbassare a 14 anni la soglia dell’età della punibilità: l’obiettivo è di liberare i ragazzi dal giogo della camorra. Non consentiremo alla camorra di distruggere intere generazioni usando i bambini per fare i loro sporchi comodi», ha rivendicato la premier.
«A Bagnoli ci impegnammo a riscrivere il futuro dopo i fallimenti di chi ci aveva preceduto: dopo 3 anni sono fiera di venire qui e dire che abbiamo mantenuto tutti quegli impegni. A Bagnoli abbiamo avuto il coraggio di riprendere in mano il dossier e realizziamo un moderno polo commerciale, turistico e balneare», ha aggiunto.
«Non si può parlare di sondaggi a pochi giorni dal voto, ne ho sbirciato qualcuno e l’unica cosa che vi posso dire è che in Campania la partita è apertissima e si può vincere». Lo dice il segretario della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, nel corso del suo intervento. «Dopo tanti anni in cui la vittoria appariva lontana, si può vincere – sostiene Salvini -. Sono i 10 giorni in cui ciascuno si mette in gioco per i prossimi 10 anni, per noi e per i nostri figli».
«Io sono sicuro che Cirielli governatore il campo rom di Giugliano lo chiude nel primo mese di amministrazione. E io sarò al suo fianco per salvare quei bambini» ha spiegato il ministro. «L’obiettivo del governo – ha aggiunto Salvini – è zero campi rom. Non può esistere un modo di vivere come quello. Se vuoi una casa, paghi come tutti gli altri cittadini di questo Paese».
«Oggi è venerdì, non possiamo che mandare un altro saluto ad un amico dei lavoratori e delle lavoratrici che ha nel venerdì un giorno di riferimento: non penserete mica a quello scioperante di professione che si chiama Maurizio Landini?», ha proseguito il leader della Lega, spostando il focus sui temi nazionali: «È una coincidenza che lo sciopero è sempre di venerdì e di lunedì e mai di mercoledì. Ringrazio quei sindacati che pungolano il Governo e stimolano il Governo e quando serve criticano il Governo, ma quando c’è da firmare un contratto che migliora il salario per il personale della scuola, per il personale delle Ferrovie, per i dipendenti pubblici firmano quel contratto e non tengono in ostaggio quei lavoratori. La Cgil sta tenendo sotto sequestro milioni di lavoratori italiani».
«Credo che Napoli sia una città fondamentale per il futuro del nostro Paese, ecco perché con il Governo abbiamo voluto accendere i riflettori su questa città. Perché accendere i riflettori su Napoli e sulla Campania significa far comprendere al mondo intero che c’è una realtà su cui investire perché per troppo tempo si è scommesso poco su Napoli, sui napoletani e su questa Regione». Lo dice il segretario di Forza Italia e vicepremier, Antonio Tajani, nel corso del suo intervento. «Siamo convinti che, senza nulla togliere alle altre città, che Napoli sia un fiore all’occhiello del nostro Paese. Dobbiamo dare attenzione, interventi, una politica diversa che permetta a questa città di avere servizi che ora non ha».
«La nuova Regione dovrà affrontare i grandi problemi della sanità e dei trasporti. Sulla disoccupazione giovanile le cose vanno meglio, ma non siamo affatto contenti: il diritto di ogni giovane napoletano, dopo aver studiato qui, deve essere quello di rimanere nella propria città, nella propria Regione, non ci si può permettere di perdere i propri talenti», ha aggiunto. Secondo Tajani nel futuro della Campania non si deve «andare con il cappello in mano a Roma a chiedere la carità, qui non serve il reddito di cittadinanza, serve il lavoro».
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