
Amante Impagnatiello: «Io e Giulia ci siamo confidate, sapevamo che mentiva»
di Redazione
Gio 01 Giugno 2023 18:49
«Con Giulia siamo rimaste a parlare fino alle 18.45 circa, così entrambe ci siamo confidate e abbiamo convenuto che Alessandro ci avesse mentito, ad entrambe». Sono le parole della 23enne con la quale aveva una relazione Alessandro Impagnatiello, il 30enne che ha confessato di aver ucciso a Senago la compagna Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi.
«Giulia mi diceva che avrebbe fatto rientro a casa di Alessandro dove mi ha detto di vivere stabilmente. Poi ci siamo sentite a mezzo chat di Whatsapp e a mio avviso mi stava scrivendo in maniera diversa in precedenza da quanto aveva fatto» ha raccontato la 23enne ai carabinieri, ricostruendo l'incontro avuto con Giulia dopo che entrambe avevano scoperto della vita parallela di Impagnatiello.
«Fino a prima di vederci e quando ci siamo incontrate» sabato attorno alle 17 all'Armani Hotel «Giulia era convinta di voler parlare tutti e tre insieme e di trovare una spiegazione mentre nei messaggi ricevuti tra le 20.30 e le 21.50 mi scriveva che lei non era stata sincera con me e di lasciarla in pace e che voleva tornarsene a casa (penso intendesse casa sua a Napoli). Dopodiché Giulia non mi ha risposto più a nessun messaggio in chat».
A quel punto, «ho provato a contattarla telefonicamente, alle 21.49 ma senza ricevere risposta, in quanto mi rispondeva la segreteria telefonica». Nel frattempo la 23enne scrive a Impagnatiello per chiedere notizie di Giulia.
«Lui mi scriveva che stava dormendo, chiedendomi di incontrarmi. Poi solo alle 23.29, dopo due tentativi di videochiamate, sono riuscita a mettermi in contatto con Alessandro e in quelle circostanze si è mostrato seduto nel suo balcone di casa e io gli ho chiesto nuovamente dove fosse Giulia, sia perché non mi rispondeva più sia in quanto ero preoccupata visti gli ultimi messaggi da lei inviatemi».
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