NAPOLI. Il boss di Arzano Pasquale Cristiano, che nel giugno dello scorso anno, mentre era ai domiciliari, diede vita nel comune vicino Napoli a un corteo di auto di lusso, guidato da lui su una Ferrari, per la comunione del figlio, si è pentito. Cristiano fu ripreso in uno video messo in rete dai familiari. Qualche giorno dopo, il boss fu condotto in carcere dai carabinieri proprio per la violazione dei domiciliari. Cristiano, ritenuto elemento di spicco del gruppo criminale "167", attivo a Arzano, costola del clan "Amato-Pagano", ha deciso di collaborare con la giustizia come il padre Pietro, che lo ha fatto a fine maggio scorso. Pasquale Cristiano è stato protagonista di una faida che lo ha visto contrapposto a suon di delitti di sangue al gruppo guidato da Giuseppe Monfregolo.