NAPOLI. È ricoverata in terapia intensiva all'ospedale del Mare di Napoli la 54enne Sonia Battaglia. La donna ha fatto il vaccino Astrazeneca la scorsa settimana, il lotto ABV5811, in via di sequestro in queste ore in tutta Italia. La donna, sottolineano i parenti, non aveva patologie pregresse e si trova in rianimazione in condizioni gravissime.

«Mia madre - ha raccontato il figlio 27enne della donna, Raffaele Conte - non ha mai avuto nessun tipo di patologia, è sempre stata sanissima. Dopo il vaccino, fatto il 1 marzo, ha iniziato a stare male. Ha avuto la febbre per tre giorni, poi e' stata bene, ma dopo un paio di giorni è salita nuovamente la febbre. Temperatura a 39 e vomito, abbiamo chiamato un medico che la ha somministrato flebo e siringa». 

La situazione sarebbe precipitata il 12 marzo quando, a causa dello stato fisico della donna, i familiari hanno chiamato i soccorsi. «I medici dell'ambulanza - ha detto il figlio di Sonia - non hanno però voluto portarla in ospedale, spiegando che sarebbe bastato curarla in casa. Il giorno seguente l'ho portata io in pronto soccorso, le hanno fatto una tac. Aveva una emorragia celebrale in corso, una aorta occlusa. Nel giro di due ore una trombosi massiva». Da due giorni, fa sapere il figlio, è in coma farmacologico. 

«I medici - ha spiegato Raffaele - ci hanno detto poco fa che le condizioni di mia madre sono gravissime, potrebbe morire da un momento all'altro. È ancora in vita, stiamo pregando perché si salvi».

Il fratello di Sonia Battaglia, Antonio, ha diffuso sui social un video, postato poche ore fa e condiviso già da oltre duemila utenti, per raccontare la storia della donna e far sì che «l'appello della nostra famiglia arrivi al ministro della Salute». «Mia mamma non è morta - scrive sui social il figlio, dalla pagina del fratello di Sonia -, ma abbiamo bisogno di un aiuto di tutti affinché possano vederla tutti i dottori. Vi prego aiutateci».