POTENZA. Dopo venti anni sono stati arrestati il mandante e l'esecutore dell'omicidio dell'autotrasportatore siciliano Carmelo Martino Rizzo, ucciso nella notte del 4 maggio del 1999 quando aveva 28 anni, su una piazzola di sosta della Salerno-Reggio Calabria, in territorio di Lauria (Potenza). L'omicidio avvenne in territorio lucano ma nell'ambito di un regolamento di conti nel contesto criminale di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). A seguito di indagini dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza e condotte dagli agenti di Polizia della Sezione criminalità organizzata della Squadra mobile di Potenza, in esecuzione di ordinanze di custodia in carcere emesse dal Tribunale del Riesame di Potenza, poi confermate in Cassazione, sono stati arrestati Basilio Condipodero, 45 anni, e Giovanni Rao, 58, entrambi barcellonesi come pure la vittima. Devono rispondere dei delitti di omicidio volontario, detenzione e porto di armi a fuoco, con l'aggravante del metodo mafioso. Secondo la ricostruzione accusatoria, Rizzo venne ucciso nel suo autoarticolato come punizione perché ritenuto responsabile del furto di un escavatore di proprietà di una ditta sottoposta a ''protezione'' del sodalizio mafioso a cui pagava tangenti a scopo di estorsione. Secondo gli inquirenti, fu Rao il mandate dell'omicidio, in quanto a suo tempo era soggetto apicale del sodalizio denominato "famiglia barcellonese", e Condipodero esecutore materiale in concorso con Stefano Genovese, 45 anni, già condannato dalla Corte di assise di Potenza e tuttora detenuto per questo delitto.