Carfagna a Napoli: Comune al collasso, al lavoro per soluzione
di Redazione
Mer 17 Novembre 2021 15:08
«Se la situazione dovesse peggiorare siamo pronti a prendere ogni decisione utile per scongiurare l'avvento di una quarta ondata che in Europa sta assumendo dimensioni preoccupanti. Questo al momento non c'è, ma siamo pronti a intervenire qualora la situazione dovesse peggiorare». Lo ha detto il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, rispondendo a Napoli dove ha incontrato il sindsco Manfredi a una domanda sulla possibilità di un lockdown limitato ai soli non vaccinati contro il Covid-19.
«I numeri del nostro Paese sono diversi rispetto a quelli ad esempio austriaci o tedeschi. Questo testimonia che la strategia del Governo su vaccini e green pass va nella giusta direzione. Se avessimo dato retta a chi ci chiedeva di abbassare la guardia, ora saremmo nelle condizioni di Austria e Germania che non a caso considerano l'Italia un modello». «Tutte le regioni italiane sono ancora in zona bianca - ha ricordato Carfagna - il nostro sistema sanitario regge e, nonostante l'aumento dei contagi, la situazione è sicuramente sotto controllo. Questo non vuol dire che si può abbassare la guardia. Bisogna naturalmente essere grati alle nostre autorità sanitarie, il generale Figliuolo e il Governo».
«NAPOLI PUNTA ICEBERG, 800 ENTI IN GRAVI CONDIZIONI». «Ho condiviso sin dal primo momento l'allarme lanciato dal sindaco Manfredi, da consigliere comunale mi sono naturalmente occupata del bilancio di Napoli, conosco la situazione dei conti e so bene che la città non può permettersi di sopportarne il peso. Ma Napoli è la punta dell'iceberg di una situazione molto diffusa che riguarda l'intero territorio nazionale, in particolare nel Mezzogiorno: dai dati Anci a disposizione sono circa 800 i Comuni in gravi condizioni economiche e finanziarie e la maggior parte di essi si trova al Sud» ha detto la Carfagna.
«AL LAVORO PER SOLUZIONE, DILAZIONE DEBITO NON CI ENTUSIASMA». «La situazione dei conti del Comune di Napoli è all'attenzione del Governo, sono in corso interlocuzioni costanti tra il Ministero dell'Economia, il Ministero del Sud e il Comune e stiamo valutando le soluzioni migliori per consentire al Comune di avere spazi economici sufficienti per garantire i servizi essenziali ai cittadini napoletani e per liberarli del fardello del debito storico». Sulla possibilità di dilazionare il debito del Comune, ipotesi lanciata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, Carfagna ha spiegato che «si valuta anche la possibilità di dilazionare il debito per creare spazi e margini di manovra, ma è naturale che questo significa scaricare sulle future generazioni il peso di questo debito. Questa non è una cosa che ci entusiasma. Siamo al lavoro per trovare la soluzione più ragionevole possibile».
RECOVERY. Il tema della carenza di profili tecnici nelle pubbliche amministrazioni, in particolare nel Mezzogiorno, «è un assillo sin dal mio insediamento. Condividiamo l'allarme degli amministratori locali, ma cerchiamo anche di fornire soluzioni». «Prima di consegnare il Pnrr - ha ricordato Carfagna - già a fine marzo con il ministro Brunetta abbiamo pubblicato un avviso pubblico per 2800 profili tecnici per irrobustire le pubbliche amministrazioni del Mezzogiorno. Il primo bando ci ha consentito di selezionare quasi 800 profili. Ne abbiamo pubblicato un altro per coprire le posizioni mancanti entro la primavera. Confermo che stiamo lavorando a un'altra soluzione per fornire ulteriori 500 profili entro il 31 dicembre alle amministrazioni del Centro-Sud con il Pon Governance e nel successivo semestre lavoreremo per raddoppiare questa dotazione».
«CON MANFREDI FINE CONFLITTUALITA' COMUNE-GOVERNO». «Con il sindaco Manfredi siamo d'accordo sull'archiviare le conflittualità che purtroppo hanno interessato e in alcuni casi compromesso i rapporti tra amministrazione comunale e Governo centrale. Siamo concordi sulla necessità avviare una nuova fase, lavorare insieme per una nuova fase della città. Con questo nuovo metodo di collaborazione saremo in grado di raggiungere risultati importanti per la città». Carfagna ha ringraziato Manfredi «per la passione e la competenza con cui si sta occupando di Napoli e di antiche ferite che affliggono questa città».
Interpellata sulla disponibilità espressa dai parlamentari campani di Forza Italia a impegnarsi per venire incontro all'appello lanciato da Manfredi sulla necessità di un intervento dello Stato centrale per le finanze del Comune, Carfagna ha detto che «sono dichiarazioni che vanno nella direzione giusta. Le condivido perché, di fronte alla possibilità che la terza città d'italia e capitale del Mezzogiorno possa fallire, non esistono bandierine di partito da far sventolare ma esiste solo l'interesse della città da preservare e salvaguardare. Sono assolutamente posizioni di buon senso che non posso che condividere».
«BAGNOLI E ALBERGO DEI POVERI SIANO SIMBOLO RISCATTO SUD». «Senza enfasi e retorica, ci piacerebbe che sia l'Albergo dei Poveri che la riqualificazione di Bagnoli potessero rappresentare il simbolo del riscatto del Mezzogiorno». Carfagna ha spiegato che «nell'ambito delle mie competenze un 'patto per Napoli è stato siglato per quanto riguarda tre grandi progetti di sviluppo della città: Bagnoli, la sua riqualificazione ambientale e la rigenerazione urbana, la restituzione alla città dell'Albergo dei Poveri e anche un progetto di sviluppo da finanziare con il Contratto istituzionale di sviluppo dell'area che va da Napoli Est al Vesuvio a Pompei. Questi sono i principali dossier che abbiamo affrontato nell'incontro con il sindaco».
Su Bagnoli, Carfagna ha ricordato che «è stata approvata una riforma che ha affidato al sindaco i poteri commissariali e ha affidato allo stesso sindaco-commissario le leve necessarie per poter imprimere un'accelerazione rispetto al cronoprogramma di riqualificazione».
Sull'Albergo dei Poveri «anche qui il rifinanziamento per ristrutturare il complesso è stato inserito nel Pnrr. Con il sindaco abbiamo discusso su quali possano essere le migliori modalità organizzative e gestionali per realizzare l'intervento nei 5 anni che l'Europa ci assegna per utilizzare i fondi che ci sono stati attribuiti. Ragioniamo con il sindaco sulla possibilità di siglare un accordo di programma quadro tra Ministero per il Sud, Ministero della Cultura e Comune per stabilire insieme le tappe del cronoprogramma».
Infine, «per il contratto istituzionale Vesuvio-Pompei si tratta di una progettualità che il Ministero per il Sud avvierà nei prossimi giorni, sul modello del contratto istituzionale Terra dei fuochi già avviato nelle scorse settimane che ha raccolto progettualità importanti. Anche con questo contratto contiamo di sollecitare la capacità progettuale dei Comuni, a partire da quello di Napoli che sarà coinvolto per le Municipalità 4 e 6 per attività di riqualificazione, di rigenerazione e infrastrutturazione anche per eventuali infrastrutture sociali che dovessero interessare il territorio».
BALNEARI. «Bisogna scongiurare soluzioni che possano penalizzare le migliaia di imprenditori balneari che in questi anni hanno messo in campo investimenti importanti». «Se si deve aprire il mercato, se si deve aprire anche questo tipo di settore alla concorrenza - ha aggiunto Carfagna - non lo si può certo fare penalizzando chi in questi anni ha investito per rendere le nostre spiagge fruibili. Bisogna immaginare iniziative che vadano nella situazione di compensare i gestori e di risarcirli. Il Governo anche su questo si è riservato di intervenire a seguito della pronuncia del Consiglio di Stato che c'è stata la settimana scorsa. Ci metteremo subito a lavoro per compensare questi due interessi, quello ad aprire il mercato alla concorrenza ma anche quello di chi ha effettuato interessi a non vedersi penalizzato».
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