CASTELLAMMARE DI STABIA. C’è un luogo, nei cimiteri di Castellammare di Stabia, popolato da decine di piccoli angeli bianchi. È quello dove il compianto direttore dei cimiteri, Emilio Annecchiarico, collocò tante statuine alate che aveva recuperato nei depositi della struttura, per indicare che quelle piccole tombe bianche - alcune abbandonate -, costituivano il “Cimitero degli Angeli”, come lui lo chiamava e avrebbe voluto che venisse denominato. Un luogo dove anch'egli, da bambino, insieme con il papà ricordava di avere seppellito un fratellino nato prematuro e deceduto dopo pochi minuti. Annecchiarico si batteva con i dirigenti e i politici delle varie giunte comunali, per assicurare dignità a quel fazzoletto di terra, dove vanno a piangere tante mamme e papà che hanno perso i loro piccolini in età precocissima. Dopo il pensionamento di Annecchiarico, 5 anni fa, quel luogo fu abbandonato. A sollevare lo scandalo è stato l’ex poliziotto, Francesco Eresiarco, che due giorni fa ha pubblicato su Facebook le foto dello scandaloso degrado in cui è tenuto l’angolo del Cimitero che meriterebbe maggiore delicatezza e cura. Le foto hanno fatto breccia nel cuore del consigliere di maggioranza, Emanuele d’Apice che in una nota ufficiale assicura che da domani «partirannoi lavori di pulizia dell’ala del cimitero destinata alla sepoltura dei bambini». D’Apice afferma che vuole restiuire «Dignità e decoro dove oggi c’è degrado». «Da troppi anni quel luogo, che meriterebbe rispetto e decoro - aggiunge - è stato abbandonato al degrado e all’incuria. Un vero oltraggio a tante piccole anime che hanno perso prematuramente la vita. Da capogruppo del gruppo consiliare Cimmino Sindaco di Stabiae, ho segnalato a nome del gruppo più volte la necessità di intervenire per ridare dignità al cimitero. E pian piano stiamo riportando alla normalità anche questo luogo sacro, in cui tutti noi abbiamo il diritto di recarci a portare un saluto ai nostri cari defunti in condizioni di totale sicurezza. Ci stiamo occupando, inoltre, anche degli aspetti amministrativi attraverso il recupero delle aree occupate dalle sepolture abbandonate. Le stesse potranno essere destinate, ad esempio, a concessioni con nuovi introiti per le casse comunali. Accanto al sindaco Cimmino continueremo ad essere sentinelle del territorio e a profondere impegno e passione per rispondere prontamente alle esigenze quotidiane dei cittadini stabiesi».