CASTELLAMMARE DI STABIA. Le piante conosciute come Stelle di Natale sono destinate al macero. La proroga delle restrizioni ai cimiteri di Castellammare di Stabia, che fino a prossimo 13 dicembre potrenno restare aperti di mattina solo il martedì e la domenica mattina, inoltre il giovedì pomeriggio, ha precipitato nello sconforto i fiorai che vivono di quest’attività e che avevano sopportato con pazienza la prima ordinanza del sindaco Gaetano Cimmino, sperando nella riapertura tutti i giorni, in vista delle festività del mese di dicembre. «Per noi - spiega uno degli operatori - era indispensabile assicurare la riapertura tutti i giorni della settimana, perché saranno in molti a comprare le Stelle di Natale in questo periodo, per rendere omaggio ai propri cari estinti, ma anche per portare il simbolo natalizio a casa o per regalarlo ad amici e parenti». Invece, giovedì sera è arrivata la batosta. «Lo temevamo e non comprendiamo - affermano i fiorai del Cimitero - Questa ordinanza vorrebbe evitare gli assembramenti, invece li sta creando. Qui, la domenica mattina si affollano centinaia di persone. Sono tutti quelli che per l’intera settimana non hanno potuto avere accesso alle tombe dei propri parenti. Vorrebbero evitare assembramenti, invece, così, li stanno creando». E, poi, se si vuole essere onesti, con una città piena di persone per strada, è davvero singolare che sia il Cimitero a destare preoccupazione che si possa diffondere il contagio. Le strade sono affollate in tutte le ore del giorno, mentre - come di consueto - nel Cimitero sono in pochi a recarvisi. E se è il funerale a preoccupare, ebbene, proprio quello è già abbastanza disciplinato dalle restrizioni del Dpcm Conte. «A noi non ci tutela nessuno - lamentano i fiorai del Cimitero - Nemmeno l’associazione dei Commercianti ci sta difendendo. Siamo soli».