Tredici misure cautelari e 5 tonnellate di sigarette di contrabbando sequestrate: è il bilancio dell'operazione condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli tra le province di Napoli, Caserta, Firenze e Ravenna, al termine delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere dedita al contrabbando di sigarette provenienti dall'Est Europa.

In quattro sono finiti agli arresti domiciliari mentre per altri 9 indagati sono stati disposti gli obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria; a questi si aggiungono altre 6 persone nei cui confronti è stato notificato l'avviso della conclusione delle indagini. Gli indagati risultano a vario titolo responsabili dell'introduzione, vendita, trasporto, acquisto e detenzione sul territorio campano di tabacchi lavorati esteri. Le Fiamme Gialle, al termine degli accertamenti economico-patrimoniali, hanno inoltre eseguito sequestri di quote di 3 società, per via della sproporzione tra i redditi regolarmente percepiti e dichiarati ed il reale tenore di vita.

Le indagini sono state condotte dai finanzieri della Compagnia di Pozzuoli e hanno permesso di documentare l'esistenza di 5 strutture criminali operanti stabilmente e in forma associativa nei Comuni di Quarto, Marano, Melito di Napoli, Mugnano e nel Rione Sanità del capoluogo partenopeo. Nel corso delle indagini, durate oltre 2 anni, sono stati complessivamente eseguiti 4 arresti domiciliari, 11 in flagranza di reato, denunciati 40 responsabili e sequestrati circa 5 tonnellate di tabacchi lavorati esteri, 12 autoveicoli e 13 tra box e garages.