Coprifuoco, il governo annuncia: «Possibile slittamento alle 23»

Far slittare l'inizio del coprifuoco dalle 22 alle 23.

E' l'ipotesi su cui si sta riflettendo secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

"Credo che una riflessione sull'allungare di un'ora" l'inizio del coprifuoco, "soprattutto consentendo la cena nei ristoranti all'aperto, possa essere una riflessione sulla quale approfondire", ha detto intervenendo a 'Buongiorno' su Sky Tg24.

 

Le parole di Costa su riaperture e coprifuoco

"Credo - ha aggiunto - che l'importante non è" se si allungherà l'orario già "dal 26 aprile o dal 1 maggio.

L'importante è iniziare questa fase di riapertura, ridare speranza e fiducia ai nostri cittadini.

Se l'allungamento" dell'orario in cui scatta il coprifuoco "arriverà una o 2 settimane dopo, non credo sia questo il problema.

Credo che dobbiamo essere consapevoli che è iniziata una fase nuova".

Costa ha spiegato che "da lunedì prossimo nel nostro Paese inizia una fase di riapertura, ovviamente graduale e con un grande senso di responsabilità che chiediamo ai cittadini.

Non è un liberi tutti, ci vuole tanta consapevolezza e la convinzione che siamo all'inizio di un percorso - ha evidenziato il sottosegretario - Siamo di fronte a un percorso graduale.

Il Paese ci chiedeva una discontinuità e mi pare che le scelte che il premier Draghi ha espresso siano scelte di responsabilità. Finalmente la politica si è assunta la responsabilità di decidere".

 

Le parole di Costa sulla scuola

Quanto ala riapertura delle scuole dal 26 aprile, quando in zona gialla e arancione tutte gli studenti saranno in presenza al 100%, Costa h assicurato che si è al lavoro per consentire un ritorno sicuro nelle aule scolastiche.

"Posso comprendere i timori" dei presidi, considerato che si tratta di "passare da una situazione di scuole chiuse a un ritorno totale", afferma Costa, che tuttavia sottolinea come "far tornare i nostri ragazzi in classe sia una buona notizia, e sicuramente ci siamo assunti la responsabilità di questa scelta".

"Credo che tra oggi e domani saranno giornate di intenso lavoro e piena condivisione con i sindacati e con le Regioni.

Condivideremo quelle che saranno le procedure, insieme ovviamente al Cts.

Certamente quello dei test salivari può essere un tema che può dare una soluzione.

Siamo convinti che, nel giro di un paio di giorni, condivideremo quelle che saranno le linee guida per creare le condizioni per far tornare i nostri ragazzi nelle aule".