«A Napoli c'è un crollo delle vaccinazioni in tutti i comparti, dalle forze di polizia al mondo della formazione. Molti non stanno andando a vaccinarsi, quindi dobbiamo uscire da questo tunnel della schizofrenia e della confusione». Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenuto a “Tagadà" su La7.

«Non sono mai stato un fautore personale dei vaccini facoltativi - ha raccontato de Magistris - perché a 5 anni stavo morendo per un farmaco, ho avuto un grandissimo choc anafilattico. Ma qui è una cosa diversa, è una pandemia, non c'è solo un interesse personale ma c'è un dovere di fratellanza mondiale nei confronti degli altri, Io ci andrò perché così dobbiamo fare, ma la pagina di questi giorni, con il sequestro Astrazeneca, non ha fatto bene. C'è troppa confusione e credo che chi sta al vertice dello Stato debba dire parole chiare». 

FURBETTI DEL VACCINO. «Quella dei furbetti del vaccino è un'immagine terribile e non riesco a capire perché uno Stato come il nostro non riesca ancora a garantire un coordinamento efficace sul territorio». «È un reato che va punito - ha aggiunto de Magistris - ed è un reato non solo da parte di chi con dolo salta la fila o prende il posto di un altro, ma non di rado c'è la responsabilità anche di chi dovrebbe controllare. Quello che è grave è che tutto questo si sapeva e non capisco perché uno Stato così attrezzato come il nostro non riesca a garantire un coordinamento efficace come stanno facendo Inghilterra, Stati Uniti, Israele, Cina o Russia. Anche con la digitalizzazione si potrebbe evitare che ci siano alcuni che si imbucano, mentre abbiamo 90enni che vanno con un foglietto di carta a cercare di capire se è il loro turno per vaccinarsi e si riuniscono in 30 fuori all'Asl. Credo che qualcuno debba chiedere anche scusa, è veramente insopportabile che a distanza di settimane ci sia ancora questa fotografia nel nostro Paese. C'è bisogno che lo Stato assuma un coordinamento nazionale sui vaccini, con uniformità su tutto il territorio nazionale, criteri chiari sulle categorie che si devono vaccinare, che valgano per la Lombardia come per la Calabria, e la si finisca con i furbetti del vaccino».