Finanzieri corrotti da Scavone, è caccia alle talpe del manager
Tangenti ai pubblici ufficiali, il fedelissimo Francesco Barbarino rivela: «Aveva un’informativa della pg. Nessun controllo a Capodichino, era protetto»
di Luigi Nicolosi
Ven 12 Agosto 2022 08:00
NAPOLI. Grazie all’imponente mole di denaro liquido nella propria disponibilità avrebbe tenuto a “libro paga” undici pubblici ufficiali, che fino al 2019 hanno chiuso un occhio evitando accertamenti fiscali e valutari sul suo conto. L’imprenditore Luigi Scavone, ex patron del colosso del lavoro interinale Alma già condannato per evasione fiscale, avrebbe però avuto accesso, grazie ad alcuni finanzieri infedeli, anche a informazioni di natura investigativa: vere e proprie soffiate, che gli avrebbero consentito di monitorare in tempo reale, o quasi, le mosse dei pm.
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