POZZUOLI. Gli appuntamenti culturali in programma nell'arena dell'Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, interessato ieri pomeriggio da un incendio che ha distrutto la fatiscente gradinata in legno, sono stati rinviati a tempo indeterminato. È stata annullata la due giorni del “Pozzuoli Jazz Festival" che sarebbe stata trasmessa in streaming questa sera e domani sera.

Annullato anche l'incontro con l'archeologa del Parco del Colosseo, Federica Rinaldi, in programma giovedì prossimo nell'ambito della rassegna “Anfiteatri contemporanei. Dialoghi dentro e intorno al monumento". Cosi come altre iniziative in programma in agosto.

Interdetto anche il percorso sulla mostra gladiatori aperto lo scorso maggio e che stava riscuotendo notevole interesse. Proseguono le indagini da parte dei carabinieri di Pozzuoli per risalire alle cause del violento rogo. Si indaga in tutte le direzioni e non viene escluso il dolo.

IL SINDACO. «Ora si faccia in fretta, si eliminino i pericoli e si metta in sicurezza l'intera area colpita dal terribile incendio, con la rimozione di tutte le gradinate di legno, che era già prevista e che più volte è stata oggetto di discussioni». Lo dichiara il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, sull'incendio che ieri ha interessato le strutture lignee all'interno dell'Anfiteatro Flavio.

«Chiedo al direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano, che ha la competenza sull'Anfiteatro Flavio e gli altri siti archeologici del territorio - aggiunge Figliolia - di mettere in campo con determinazione tutte le azioni necessarie per permettere ai turisti di ammirare nella sua pienezza la terza arena più grande del mondo romano. Così come è necessario giungere in tempi celeri alla definizione del progetto esecutivo per far partire la gara d'appalto per l'affidamento della prima parte di lavori previsti per la valorizzazione del sito e alla disponibilità degli ulteriori finanziamenti per il completamento dell'intervento, così come richiesto di recente al direttore generale Musei del Ministero dei Beni culturali, Massimo Osanna, in occasione della sua visita a Pozzuoli. L'Anfiteatro Flavio deve tornare ad essere presto un luogo d'eccellenza tra le bellezze archeologiche del nostro territorio», conclude Figliolia.

PARCO ARCHEOLOGICO DEI CAMPI FLEGREI. «Stiamo lavorando per riaprire al pubblico l'Anfiteatro già nei prossimi giorni». Lo fa sapere il Parco archeologico dei Campi Flegrei, spiegando che «l'incendio che ha coinvolto parte delle gradinate lignee dell'Anfiteatro Flavio di Pozzuoli è sicuramente un'amara pagina che sta segnando il nostro presente e resterà impressa nella nostra memoria. Grazie all'intervento dei Vigili del Fuoco e del personale del Parco - si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook del Parco archeologico - ad oggi non si segnalano danni alle strutture, ma solo alla gradinata già in disuso. Il lavoro delle forze dell'ordine e della Magistratura ci consentirà di chiarire gli aspetti e, speriamo, anche le cause dell'evento. Come siamo abituati a fare sempre, ci interroghiamo sui fatti, ci poniamo domande, ma guardiamo avanti».

Gli appuntamenti previsti all'Anfiteatro del Pozzuoli Jazz Festival, comunica il Parco archeologico dei Campi Flegrei, «verranno spostati nel Parco archeologico di Cuma: la data del 18 luglio è rinviata al 28 luglio; le date del 19, del 23 e del 27 luglio restano confermate. Coloro che hanno già prenotato i biglietti per queste date, previste all'Anfiteatro, possono ritenerli confermati per la nuova location. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a pa-fleg.comunicazione@beniculturali.it. Anche il nostro ciclo di incontri Anfiteatri Contemporanei è confermato già dall'appuntamento del 22 luglio e nei prossimi giorni vi faremo sapere dove ci incontreremo. Avevamo già in serbo altre sorprese per il prossimo fine settimana che coinvolgeranno un luogo del nostro Parco ancora poco esplorato. A breve avrete tutti i dettagli.Per ora vogliamo solo dirvi che il Parco va avanti e aggiungere un grazie a tutti coloro che ci stanno dimostrando vicinanza e solidarietà», conclude la nota del Parco archeologico dei Campi Flegrei.