CASTELLAMMARE DI STABIA. Tremano per il lavoro, sono una quarantina, con famiglie, speranze, figli da crescere... e un futuro incerto. L'arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, Francesco Alfano, si è recato nello stabilimento della Cil - di proprietà dell'imprenditore Adolfo Greco, detenuto per inchieste di camorra - alla quale la Parmalat ha revocato la concessione della distribuzione dei suoi prodotti. Il Vescovo ha risposto con una messa nel capannone di Castellammare di Stabia alla richiesta dei circa 40 dipendenti a rischio occupazione, di pregare con loro. Erano stati gli stessi lavoratori a lanciare un appello ad Alfano, che ha risposto con una omelia di fuoco, pronunciata durante la celebrazione che si è svolta alla presenza anche di agenti dei marchi concorrenti, che hanno voluto così esprimere la loro vicinanza ai dipendenti della Cil, e i lavoratori dell'Eurodep di Pozzuoli, che rischiano la stessa sorte.  L'arcivescovo Alfano ha esortato i lavoratori a non arrendersi, a continuare a lottare per il lavoro, che è un giusto diritto dell'uomo. Li ha esortati "a guardare avanti tentando tutte le vie". 
"A volte viene la tentazione di arrenderci perché quando il muro è alto ci sentiamo ancora più piccoli - ha affermato Alfano - Gesù è andato avanti. Noi siamo qui oggi per incontrare il Signore ed imparare da Lui a non fermarci a non arrenderci, a cercare la via giusta a continuare il cammino. Quello che cerchiano non è sbagliato, cerchiamo il lavoro la dignità il futuro, la serenità la pace, lo sviluppo il progresso, la collaborazione con gli altri. Cerchiamo al giustizia per tutti".