
Mann e Unina: «Costruiamo insieme il museo del futuro»
di Redazione
Mar 24 Gennaio 2023 16:18
NAPOLI. Didattica, arte, tecnologia, urbanistica e green economy: la collaborazione tra il MANN e l'Università degli Studi di Napoli compie otto anni e guarda al futuro. Con un focus sempre incentrato sulla formazione dei giovani e sulla sperimentazione applicata al management dei beni culturali. E con una novità in vista: nel 2024, per l'anniversario della fondazione dell'Ateneo, sarà proprio il Museo Archeologico Nazionale di Napoli a ospitare una mostra dedicata al ruolo innovatore di Federico II e all'arte dei Normanni.
«Al MANN le competenze dell'Università costruiscono il museo del futuro: è il modello che da anni stiamo sperimentando con la Federico II grazie a una rete fittissima di preesistenti collaborazioni che sono diventate nel 2019 “Mann in campus". Un percorso che sta incidendo nella vita reale del Museo, integrato alla sua crescita, con idee e ricerca che diventano cantieri, nuove sezioni, standard legali per l' importante attività internazionale del MANN, principale prestatore italiano di opere archeologiche e molto altro ancora: dallo studio del food che servirà il nuovo ristorante, a quello delle piante nei giardini storici fino alla comunicazione dell'immagine del Museo sul territorio, al suo impatto nel quartiere della cultura che insieme stiamo immaginando. Crediamo sia questa la strada da percorrere, anche per rispondere alla richiesta di nuove professionalità, e quindi di formazione da fare in campo, figure queste che devono rafforzare le 'squadre' dei musei per una più moderna valorizzazione dell'immenso tesoro italiano. Grazie alla Federico II per questo straordinario percorso inaugurato con il Rettore Manfredi e proseguito con sempre nuovi stimoli con il Rettore Lorito. E, per festeggiare gli 800 anni della più antica università pubblica del mondo, il maggior centro di ricerca del mezzogiorno, siamo già al lavoro per organizzare la grande mostra Federico e i Normanni», commenta il Direttore dell'Archeologico, Paolo Giulierini.
«Il legame tra il MANN e l'Ateneo Federiciano è diventato un caso studio perché a livello italiano la rete fra accademia e musep è del tutto innovativa. Si mettono insieme ampiezza, concretezza e varietà dei temi; la collaborazione, inoltre, unisce dieci dipartimenti diversi. Andiamo non solo verso il Museo del futuro, ma anche verso l'Università del futuro», afferma il Rettore Matteo Lorito.
Chiave di volta della rete tra Museo e Ateneo è il protocollo MANN in Campus che, oggi al primo rinnovo dal 2019, ha rappresentato un vero e proprio trait d'union fra le numerose iniziative in programma: un percorso teorico-pratico che ha permesso a docenti e allievi di immaginare nuovi modelli gestionali per salvaguardia e valorizzazione del patrimonio archeologico.
Sono cinque gli asset strategici in cui si è sviluppata la partnership: il Museo come modus gestionale; il quartiere e la città; MANN international; digitale; ambiente e food.
Tutti i progetti scientifici sono stati portati innanzi grazie anche alla collaborazione dei Direttori dei singoli dipartimenti: Marina Albanese (Centro interdipartimentale LUPT), Vincenzo Morra (DISTAR), Andrea Mazzucchi (Dipartimento Studi Umanistici), Vittorio Amato (Scienze Politiche), Sandro Staiano (Giurisprudenza) Dora Gambardella (Scienze Sociali), Michelangelo Russo (DIARC), Danilo Ercolini (Agraria), Fabio Villone (DIETI) e Giorgio Ventre (direttore DIETI all'atto della stipula delle convenzioni).
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