Mattarella a Napoli, visita a Capodimonte e alla Sanità. Fico: cultura contro la camorra
di Antonio Sabbatino
Sab 13 Aprile 2019 11:03
NAPOLI. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è appena arrivato al museo di Capodimonte, dove è stato accolto dal presidente della Camera Roberto Fico, dal prefetto Carmela Pagano, dal sindaco di Napoli, Lugi de Magistris, e dal direttore del museo, Sylvain Bellanger. Il programma della giornata inizia con la visita alla mostra inaugurata ieri "Caravaggio Napoli", poi il Capo dello Stato si sposterà al rione Sanità, dove incontrerà i giovani della cooperativa "La Paranza", insieme a don Antonio Loffredo e alle associazioni del quartiere nella Basilica di Santa Maria della Sanità. La visita di oggi a Napoli è in forma privata. Il Presidente è arrivato ieri sera a Villa Rosebery.
L'arrivo di Mattarella al museo di Capodimonte
CULTURA CONTRO LA CAMORRA. "La cultura è il migliore investimento che si posse fare per sconfiggere la camorra", ha detto il presidente della Camera Roberto Fico. "Ne parlavamo da un po' di tempo - spiega Fico - di fare questa visita a Napoli e sono contento che sia arrivato questo giorno. Per me è un onore e un piacere ricevere il capo dello Stato Mattatella. Il Museo di Capodimonte è eccezionale, stupendo e internazionale. Vedremo la mostra di Caravaggio e poi andremo al Rione Sanità, quartiere che ha dentro di sé degli scrigni di tesori preziosi ma il tesoro più prezioso sono le persone ed i ragazzi della Sanità ed è giusto che ci siano le istituzioni". "Lo Stato deve entrare ancora con più forza nei territori anche se già le forze dell'ordine stanno facendo un ottimo lavoro. Lunedì sarò alla scuola dove è accaduto l'omicidio a San Giovanni. Istituzioni e forze dell'ordine devono rispondere all'atto camorristico. La camorra - ha detto ancora Fico - deve essere estirpata definitivamente e lo si può fare con la cultura che è il poi grande investimento che si possa fare. Presidiare il territorio è un ottimo modo per essere presenti. L'opzione della militarizzazione c'è, ma va fatta con la cultura, lo sport, l'azione degli assistenti sociali".
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