«Purtroppo episodi come questi ci ricordano brutalmente che la camorra non è ancora definitivamente sconfitta». Così Catello Maresca, magistrato e consigliere comunale di Napoli commenta la vicenda  della giornalista casertana Marilena Natale, a cui un uomo ha inviato via chat un messaggio con minacce via chat, nel quale erano rivolti improperi anche contro l'attuale Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho e i magistrati Catello Maresca, Giovanni Russo e Cesare Sirignano.

«Al di là dell’episodio che tocca anche me personalmente - aggiunge Maresca, a cui è stata espressa solidarietà da Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto - e su cui sono sicuro che la magistratura farà rapidamente giustizia, questa è l’ennesima dimostrazione che lo Stato deve mantenere alta la guardia. Ci aspetta un periodo decisivo per il Paese e, come recentemente ribadito dal Procuratore Nazionale Antimafia, bersaglio anche lui, insieme ai colleghi Russo e Sirignano, delle invettive di questo balordo, le mafie sono più che mai attrezzate per inserirsi nel ghiotto affare del PNRR».

«Dobbiamo vigilare a tutti i livelli - conclude il magistrato napoletano - per evitare un danno dagli effetti irreversibili che deriverebbe dallo spreco delle risorse economiche destinate alla ricostruzione della nostra nazione, dopo la tragedia della pandemia».