Muore barbone, l'omaggio sulla panchina dove dormiva
di Redazione
Ven 05 Marzo 2021 00:07
NAPOLI. Il Vomero è in lutto per la morte di Tobia. Qualcuno lo aveva ribattezzato “l’uomo della panchina”. Si tratta di un senza fissa dimora che da anni era seduto sulla solita panchina di via Scarlatti dinanzi alle vetrine del megastore Coin. La notizia si è diffusa sui social network e in tantissimi lo hanno ricordato. Le istituzioni e i cittadini in varie occasioni l’hanno aiutato e hanno provato a toglierlo dalla condizione di senza fissa dimora, ma lui ha sempre difeso la sua scelta di voler vivere per strada. «Davvero una triste notizia. Riposa in pace Tobia e grazie a chi gli ha voluto bene e si è preso cura di lui», il commento dell’assessore al Trasporto Marco Gaudini.
È stato un post di Cinzia Del Giudice a dare la notizia. «Un uomo testardo e schivo che mai ha accettato di essere aiutato ed indirizzato a un dormitorio o di farsi curare - si legge - Lo conoscevano bene gli assistenti sociali, gli operatori sociali, gli operatori del 118 che spesso venivano allertati e lui sistematicamente urlava che voleva vivere così per strada, rifiutando l'aiuto di tutti». L’ex presidente della Municipalità e oggi consigliere comunale Mario Coppeto scrive: «Caro Tobia, quante volte abbiamo tentato di aiutarlo. Un abbraccio a tutti quelli che gli hanno voluto bene. Che la terra ti sia lieve».
In una nota il presidente del comitato Valori collinari Gennaro Capodanno lo ricorda con affetto: «C'erano periodi durante i quali quella panchina rimaneva vuota, presumibilmente perché si rendeva necessario, forse anche contro la sua volontà, ricoverarlo per fornirgli le cure necessarie non più procrastinabili. Ma poi, dopo alcuni giorni, ricompariva e la sua presenza rassicurava le tante persone che gli erano affezionate e con le quali s'intratteneva sovente a conversare. Mercoledì mattina l'ho visto per l'ultima volta. Era seduto sulla solita panchina ma in una posizione inusuale, piegato su un fianco, sembrava che dormisse. Invece presumibilmente stava male. Ho saputo che qualcuno poi, vedendolo immobile, ha chiamato il 118. È stato soccorso da un'ambulanza che lo ha portato via. Poi, come un fulmine a ciel sereno, stamani la ferale notizia del decesso».
Sulla panchina, per ricordare Tobia, è stata collocata una pianta con un biglietto sul quale si legge “Ciao Tobia” con disegnato un cuore e una firma "Coin".
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