Napoli, manca numero legale: sciolta la seduta del Consiglio
di Redazione
Mer 30 Giugno 2021 16:32
La seduta del consiglio comunale di Napoli, riunitosi oggi nella sala dei Baroni del Maschio Angioino, è stata sciolta per mancanza di numero legale. Alla richiesta di verifica del numero legale formulata da Matteo Brambilla (M5s) hanno risposto solo 17 consiglieri presenti in aula, mentre al primo appello erano presenti in 24. Il consiglio comunale si riunirà nuovamente, in seconda convocazione, venerdì 2 luglio alle 10 al Maschio Angioino.
In aula si è aperto un lungo dibattito proprio sul tema della validità della seconda convocazione. Il presidente Alessandro Fucito ha precisato che la stessa «sulla base di pareri degli anni passati, l'ultimo del 2020, vale anche nel caso in cui la seduta in prima convocazione, iniziata regolarmente, venga sciolta per mancanza del numero legale».
Brambilla ha invece chiesto un parere del segretario generale sulla seconda convocazione che «a norma del regolamento - ha spiegato - è valida solamente se la prima convocazione va deserta al momento dell'appello iniziale‚», esprimendo quindi dissenso rispetto a quanto sostenuto precedentemente da Fucito. Vincenzo Moretto (Misto - Lega) ha condiviso la richiesta di Brambilla, ricordando il «ruolo di garante del segretario generale».
Il vicepresidente Salvatore Guangi ha dato lettura di un parere del 2010 in cui il segretario dell'epoca «considerava valida la trattazione in seconda convocazione degli argomenti non trattati nella prima in caso di scioglimento per mancanza del numero legale».
Andrea Santoro (Misto - Fratelli d'Italia) ha sottolineato «l'opportunità di un parere del segretario generale alla luce degli eventuali aggiornamenti intervenuti dopo il parere del 2010, ormai datato».
La segretaria generale Monica Cinque ha quindi preso la parola in aula per confermare che «il parere già richiamato non risulta allo stato superato da successivi interventi normativi: il Consiglio può quindi procedere alla trattazione in seconda convocazione degli argomenti non trattati nella seduta in prima convocazione, se questa dovesse poi sciogliersi anche in un momento successivo a quello dell'appello iniziale».
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