Una nuova tegola si abbatte sul ras del rione Sanità Giovanni Sequino, noto a malanapoli come “Gianni Gianni” o “Giovannone”. Già reduce da una severa condanna a 14 anni di reclusione per associazione mafiosa, da due anni il boss si trovava ristretto al regime del 41-bis nel carcere dell’Aquila. Ebbene, pochi giorni fa il ministero della Giustizia ha disposto per lui la proroga del carcere duro: dunque, almeno per altri due anni il ras sarà costretto a vivere in condizioni di sostanziale isolamento, con contatti con l’esterno, cioè con i familiari, ridotti ai minimi termini.