
Pd, De Luca: «Inchiodato al 20%, non ha saputo intercettare elettorato in movimento»
di Redazione
Gio 23 Giugno 2022 19:51
NAPOLI. «Da 3 o 4 anni pongo un problema: in Italia si è messo in movimento il 30% dell'elettorato, Renzi è passato dal 40% a poca cosa, la Lega in 2 anni è passata dal 34% al 14%, il M5S dal 33 al 12%. Ci sono milioni di cittadini italiani messi in movimento il Pd è rimasto inchiodato al suo 21%, non è riuscito a intercettare quasi nulla di questo elettorato in movimento». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso della presentazione del suo libro nella sede della Fondazione Banco di Napoli.
«Oggi la ricerca del consenso deve avvenire a 360 gradi, salvo la discriminante antifascista e antirazzista. Ma, al di qua di questa discriminante, il voto va cercato in tutte le direzioni», ha aggiunto De Luca.
«In Italia c'è bisogno di grandi soggetti politici. Ho cercato di fornire una base di riflessione per realizzare una piattaforma programmatica che potesse raccogliere insieme le componenti progressiste del nostro Paese. Ma davvero è più forte una democrazia nella quale, parlo dell'area progressista, ci si divide in 10 formazioni politiche, 5 delle quali sotto il 2%?» ha detto De Luca.
«È del tutto evidente - ha aggiunto De Luca - che queste espressioni politiche sono espressioni del ceto politico che cerca di sopravvivere, non delle esigenze della democrazia italiana».
Secondo De Luca «il processo di selezione delle classi dirigenti dev'essere rigoroso, vorrei dire spietato. In Gran Bretagna un premier che perde, perde. Poi magari esagerano e scelgono un premier che a 60 anni non ha ancora scoperto l'esistenza del barbiere, ma non possiamo vivere di questa palude pseudopolitica».
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