Piazza di spaccio al Parco Verde, 5 arresti
di Redazione
Mer 01 Luglio 2020 19:02
CAIVANO. Carabinieri arrestano 5 persone dando esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli per associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, detenzioni di armi, violenza privata e danneggiamento.
Lo scorso 26 giugno i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, a Caivano, hanno dato esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto emesso dal P.M. della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura partenopea nei confronti di 5 indagati ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, detenzioni di armi, violenza privata e danneggiamento aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose.
L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e coordinata dalla D.D.A. napoletana, ha consentito di documentare un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, con base operativa nell’insediamento popolare del “Parco Verde” di Caivano. Inoltre è stato individuato il laboratorio per la preparazione e il confezionamento di sostanza stupefacente, con il successivo rinvenimento di circa 1,5 kg di sostanza stupefacente di varia natura già suddivisa in dosi (cocaina, eroina, hashish e marijuana), di 2 pistole, 4 caricatori per fucile mitragliatore AK47 “kalashnikov”, nonché munizionamento di vario calibro.
Le indagini hanno permesso di documentare numerosi episodi di detenzione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e sequestrare oltre 5 mila euro, ritenuti provento di spaccio, detenuti dal capo promotore la cennata associazione.
Sono stati poi accertati episodi minatori nei confronti di un’intera famiglia. Dapprima al fine di far loro tollerare la presenza della piazza di spaccio, all’ingresso del loro palazzo, poi perché ritenuti erroneamente colpevoli di una "soffiata" ai carabinieri. Dopo il ritrovamento da parte dei militari del laboratorio, infatti, è stata danneggiata una delle auto in uso alla famiglia. Fatto mai denunciato dalle persone offese per il timore di evidenti ritorsioni.
Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti restrittivi venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro 570 grammi di sostanza stupefacente di tipo hashish, suddivisi in 600 dosi, detenute da una delle persone fermate; nonché circa 200 grammi di sostanza stupefacente tipo marijuana riconducibile al predetto sodalizio.
Venivano poi sequestrati circa 8mila euro in denaro contante detenuto dalle persone sottoposte a fermo, in quanto ritenuti provento di attività delittuose legato allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti. All’esito dell’udienza di convalida il Gip ha emesso ordinanza di custodia in carcere nei confronti dei 5 fermati.
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