FRATTAMAGGIORE. Padre e figlio, entrambi cittadini del Bangladesh, erano soliti minacciare dapprima verbalmente,  per poi passare alle vie di fatto, utilizzando un bastone in legno con anima in metallo, i loro connazionali che si rifiutavano di pagare loro il “pizzo”. È quanto hanno accertato la Polizia di Stato del commissariato di Frattamaggiore. Le vittime, tutti operai ed imprenditori della comunità del Bangladesh, stabilmente residente nell’area nord di Napoli, erano da tempo vessati dai due che pretendevano il pagamento della somma di 200 mensili. Il coraggio di un operaio-vittima, ha consentito ai poliziotti di avviare indagini e cogliere sul fatto un 46enne, pregiudicato con precedenti specifici. I poliziotti, raccolta la denuncia della vittima, che era in ritardo con il pagamento di febbraio, hanno dapprima fotocopiato le banconote, per poi presentarsi nel luogo concordato per la consegna del denaro. Appena il 46enne ha intascato il denaro, sono scattate per lui le manette, perché responsabile del reato di estorsione continuata, in concorso con il figlio 27enne, pregiudicato, attivamente ricercato. All’interno dell’autovettura, sulla quale viaggiava il 46enne, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato il bastone, occultato sotto il sedile. Sequestrato anche il telefono cellulare, utilizzato dall’uomo per contattare le vittime. L’arrestato è stato condotto al carcere di Poggioreale.