Ponticelli, 7.000 famiglie senza medico di base
di Francesca Bruciano
Mar 26 Gennaio 2021 19:24
NAPOLI. Circa 7mila persone senza medico di base solo a Ponticelli. È la denuncia mossa dai residenti della periferia Est di Napoli, che nel mese scorso sono stati avvisati del pensionamento dei medici che li avevano in carico e che dovrà concludersi entro la fine dell’anno. Una situazione difficile che ha spinto le associazioni di anziani a promuovere una protesta. Piera Migliaccio vicepresidente dell’associazione di quartiere “Uniti per vincere” spiega che «dal mese di novembre sul territorio di Ponticelli sono andati in pensione già cinque medici lasciando circa 7mila utenti senza medico di base. A fine febbraio saremo privati di altri due medici, quindi in tutto 7. Pertanto, data la situazione, abbiamo inviato diverse Pec a tutte le istituzioni che si occupano del caso ma non abbiamo mai ottenuto risposte».
Per questo la decisione di una protesta in piazza che possa risvegliare anche le coscienze di chi dovrebbe tutelare la salute delle persone che si ritrovano senza assistenza sanitaria. Una battaglia di legalità e una denuncia attivata attraverso una petizione che ha già raccolto centinaia di adesioni, rivolta alla Regione Campania, Asl Napoli 1 e Distretto sanitario 32 Barra-San GiovanniPonticelli. La manifestazione che si terrà giovedì prossimo alle 10 all’esterno dell’Asl distretto 32 in via Fratelli Grimm al rione Incis di Ponticelli è finalizzata ad informare il più possibile l’utenza e sensibilizzare l’opinione pubblica. Su 18mila abitanti del rione Incis, a farne le spese sono soprattutto i più anziani, affetti da serie patologie e disabilità, e che sono impossibilitati a spostarsi per raggiungere il proprio medico di base.
Molti medici hanno chiesto il prepensionamento a causa del Covid ed altri sono in pensione, altri due sono deceduti. Allo stato attuale la vasta utenza di Ponticelli si ritrova sprovvista del medico generico. Le graduatorie regionali istituite dalla giunta regionale sono pronte ma non possono essere scorse perché manca la licenza che permette di esplicare la professione. L’Asl sta attingendo dalla graduatoria temporanea alla cui scadenza il paziente si ritroverà, dopo un anno, di nuovo senza medico. Anche a Scampia sussiste lo stesso problema. Mancano i medici di base con studi ubicati nelle aree limitrofe alle proprie residenze, anche a causa della messa in quiescenza di alcuni di essi. Per molti degli assistiti risulta difficile effettuare qualsiasi tipo di controllo medico, per il quale occorre spostarsi ai Camaldoli che, pur facendo parte del Distretto 28, è troppo distante, specie per chi non si muove con mezzi di trasporto propri.
La situazione risulta ancora più complicata perché aggravata dalla pandemia, in quanto sono maggiori e più frequenti le necessità di avere un contatto diretto col medico di riferimento. In merito a ciò, e in seguito alle segnalazioni dei cittadini, Nino Simeone presidente della Commissione Infrastrutture Lavori Pubblici e Mobilità ha chiesto all’Asl Na1 Distretto 28 Chiaiano, Piscinola, Marianella, Scampia, e all’assessore alla Sanità e Diritto alla Salute Lucia Francesca Menna «di mettere in atto tutte le più idonee azioni per la salvaguardia e la tutela della salute di questi nostri concittadini, per gran parte anziani e “soggetti fragili».
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